
Adesso che è diventato il maggiordomo di Berlusconi il prode Galeazzo Fini trova il coraggio di criticare aspramente il suo datore di lavoro:
Come si è permesso Silvio di candidare nelle liste del PdL uno sporco fascista dichiarato e non pentito come Ciarrapico? Che tornino nelle fogne, perbacco! Che ne sarà adesso della mia reputazione a Tel Aviv?
E' proprio vero: al giorno d'oggi non ti puoi fidare più di nessuno.
(la Repubblica) - "Mai rinnegato il fascismo". Diventa un caso la candidatura di Giuseppe Ciarrapico nel Pdl. L'imprenditore, in un'intervista a Repubblica, non ha nascosto le sue note simpatie per Mussolini. Parole che hanno provocato dure reazioni, nel Pd ma anche nel Pdl. Pesante quella di Gianfranco Fini, a cui Ciarrapico aveva rivolto sprezzanti critiche: "Ho già detto quello che dovevo dire a suo tempo (un riferimento indiretto a quando il leader di An definì il fascismo "il male assoluto", ndr)", per poi scaricare la scelta su Forza Italia: "Fosse dipeso da noi...". E dura è anche la reazione di Fiamma Nierenstein: "Ho visto il coraggio di Fini che andava a chiedere scusa a Gerusalemme, ma io sono antifascista e non sono compatibile con nessuno che non dica di rinnegare il fascismo".
RispondiEliminaAnche la reazione del Pd chiama direttamente in causa Berlusconi: "Visto che Ciarrapico non rinnega il fascismo, il Cavaliere rinnegherà la candidatura di Ciarrapico? - si chiede il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, candidato nel Lazio - Un partito che si richiama alla parola libertà non può portare in Senato un convinto sostenitore della dittatura fascista".
E in effetti le parole di Ciarrapico lasciano poco spazio al dubbio. "Il fascismo mi ha dato sofferenze e gioie. Mai rinnegato, mai confuso, mai intorpidita la mente da pensieri sconclusionati e antistorici" si legge nell'intervista a Repubblica. Ed ancora, a proposito delle foto di Mussolini che campeggiano in alcune redazione di giornali editati da Ciarrapico: "E' bellissimo, c'è ovunque".
"E' la scoperta dell'acqua calda: i fascisti ci sono ancora e trovano ospitalita' li' dove non dovrebbero trovarla" taglia corto Victor Magiar, scrittore ed esponente delle comunita' ebraiche italiane. Storia nota le simpatie dell'imprenditore per il Ventennio. A ricordarle ci pensa Vincenzo Cerami scrittore, autore e responsabile Cultura del Pd: "Non va dimenticato che Ciarrapico, oltre a stare scrivendo la biografia di Starace, come lui stesso rivendica nell'intervista, ha pubblicato anni fa come editore l'opera omnia di Mussolini. Questa è la cultura del Partito del Popolo della Libertà".
E proprio sulla deriva a destra del Pdl torna a insistere il vicesegretario del Pd Dario Franceschini: "Berlusconi ha riempito le sue liste di ogni cosa: prima Fini, la Mussolini e poi Ciarrapico, che si è detto orgoglioso di essere fascista. Penso che i moderati e le persone per bene faranno fatica ad accettare questo spostamento a destra irreversibile e inarrestabile da parte del Pdl".
Fini è un infame: uno che è passato dal considerare "Mussolini il più grande statista del novecento" al "fascismo male assoluto", non merita altro che fare il leccapiedi di Berlusconi.
RispondiEliminaCiarrapico se fosse davvero fascista come dice non si sarebbe prestato alla farsa neodemocristiana del PdL.
L'unico voto identitario, sociale e autenticamente di destra è quello per Storace.
VIVA LA DESTRA
Ciarrapico si e’ trovato in una grande marmellata, un grande partito di centro. Anzi non e’ manco un partito, e’ una lista civica”. E ”adesso si rendera’ conto che deve andare a fare i comizi per Fini”.
RispondiEliminaStorace poi sottolinea che Ciarrapico, inserito all’undicesimo posto di lista, non andra’ in Parlamento: ”Nemmeno Santa Maria Goretti puo’ farlo eleggere”. E poi ricorda di quando l’editore ciociaro si presento’ all’assemblea costituente della Destra: ”Disse peste e corna di An. Anche Berlusconi disse che era a casa sua, forse pensava che poteva portarsi via anche le chiavi”, rimarca Storace.
Quanto alle affermazioni di Ciarrapico, l’ex governatore ribadisce il suo pensiero: ”Il fascismo ha avuto luci e ombre. La luce, per esempio, e’ la legislazione sociale, che non rinnego”.
"Noi dobbiamo fare una campagna elettorale e si deve vincere. L'editore Ciarrapico ha giornali importanti a noi non ostili ed è assolutamente importante che questi giornali continuino ad esserlo visto che tutti i grandi giornali stanno dall'altra parte".
RispondiEliminaCosì il leader del Pdl Silvio Berlusconi spiega il senso della candidatura di Giuseppe Ciarrapico.
"Anche An era d'accordo con questa candidatura di Ciarrapico". Lo afferma Silvio Berlusconi, al suo rientro a Roma, sulla candidatura al Senato dell'editore-imprenditore romano.
”Il fascismo non c’entra niente. Quella è una bandiera - ha continuato riferendosi al candidato nelle liste del Pdl - che deve essere consegnata alla storia e non usata per coprire una magagna. Capisco che Fini si sta stracciando le vesti perché ha la Mussolini e Ciarrapico: per uno che vuole morire democristiano ed è disposto a tutto pur di entrare nel Ppe sono elementi di distturbo, però non agitiamo le bandiere del fascismo quando si tratta di coprire la magagne. La bandiera italiana, soprattutto, non dovrebbe servire a coprire altro”.
RispondiEliminaCIARRAPICO: STAITI, BERLUSCONI HA ONORATO CAMBIALE MONDADORI
RispondiElimina(AGI) - Milano, 10 mar. - La candidatura di Giuseppe Ciarrapico nelle liste del Pdl, "e' una ricompensa. Berlusconi ha onorato una cambiale che aveva firmato ai tempi del Lodo Mondadori".
Tommaso Staiti, esponente storico della destra italiana e ora candidato alla Camera dei Deputati per la Destra, in Lombardia, commenta cosi' le polemiche seguite alle dichiarazioni di Ciarrapico sul fascismo. A margine di un incontro a Milano, Staiti ha da ridire anche su quel "magliaro di Arcore e quel personaggetto, alludo a Fini, che se avesse una buona idea la depositerebbe in banca e poi perderebbe la chiave". La Destra "a differenza di coloro che sciolgono i partiti come fossero bustine nell'acqua" e il riferimento e' sempre per Fini, "rivendica l'orgoglio di una parte politica. Vuole lanciare un messaggio di sogno e speranza per le giovani generazioni ma anche di orgoglio". Staiti in politica dal 1949, anno in cui si iscrisse al Movimento sociale italiano, lascio' il partito nel '92 quando fu eletto Gianfranco Fini. "Conoscevo bene Fini - ha concluso - e la sua mancanza di valori morali". Staiti invece un segnale di "stile" lo ha voluto dare, chiedendo di essere ultimo nella liste, dimostrando che le "poltrone non mi sono mai appartenute". (AGI)
A proposito di antifascismo:
RispondiEliminaleggiamo oggi nelle cronache di politica locale che il consigliere comunale di Cantagallo (Prato) Gianmarco Parenti, ha lasciato il gruppo della CdL per costituirne uno nuovo che ha chiamato "Giustizia e libertà".
Le ultime notizie in nostro possesso ci davano l'avvocato Parenti come uno dei massimi dirigenti pratesi di Alleanza Nazionale, non ci stupisce quindi che abbia dato al suo nuovo gruppo il nome del movimento fondato in Francia nel 1929 da Carlo Rosselli e da altri esuli antifascisti.
auguroni per la Pasqua in fragoroso ritardo.
RispondiEliminaGB