A nostro parere, per
contestualizzare in modo corretto le vicende della politica pratese di questi
giorni, è necessario ricordare seppur brevemente l'esito del voto che, nel
Comune di Prato, dalle amministrative del 2009 alle politiche del 2013, ha
visto il centrodestra passare da 43.050 a 22.480 voti,
rispetto al centrosinistra passato invece da 46.636 voti del
2009 ai 42.028 voti del 2013.
Con questa premessa - oltre
20.000 voti persi dal centrodestra in tre anni e mezzo contro i
"soli" 6.600 voti persi dal centrosinistra - capiamo bene le
preoccupazioni del Sindaco, ma, allo stesso tempo, non riteniamo (e tanto meno
accettiamo) che, come forse qualcuno vorrebbe, debbano esserci addossate
responsabilità, proprio a noi che, nel PDL, per una politica
più vicina alla cittadinanza ci siamo battuti fino allo stremo, tanto
eravamo consapevoli di aver registrato, già in fase congressuale, un
progressivo calo del consenso della compagine del governo cittadino.
Proprio alla luce di ciò, di insolita stranezza, appaiono alcune dichiarazioni di
questi giorni rilasciate dal Sindaco e
da autorevoli esponenti del centrodestra pratese che, con insistenza, lascerebbero intendere che le
posizioni assunte dagli Indipendenti per Prato in Consiglio Comunale abbiano
intenti eversivi se non addirittura
sovversivi, fino all'esser
prossime ad arrivare alle estreme
conseguenze: ossia quelle di determinare la sfiducia al Sindaco e la
conseguente fine anticipata della legislatura.
Chiariamo il concetto ancora
e, speriamo, una volta per tutte:
il nostro unico interesse
sono le scelte politiche che dovranno essere
fatte da qui fino al termine della legislatura che, per quanto ci
riguarda, vedrà la sua naturale scadenza di fine mandato. È verso la politica e verso
quello che noi crediamo sia il bene della nostra città a cui
rivolgeremo la nostra attenzione e la nostra azione. Quella che i
cittadini ci hanno consegnato nel 2009 è
una responsabilità e un'occasione
che non vogliamo perdere semplicemente con scelte
fatte "per partito preso". Per noi è finita l’era
delle contrapposizioni. Abbiamo deciso ormai da tempo di dare importanza solo ai contenuti,
lasciando ad altri le dinamiche equilibriste e
i furbeschi tatticismi della "vecchia"
politica.
Questo il comunicato stampa degli "Indipendenti per Prato". Che dire? Il PdL continua a ballare sul Titanic e l'unica cosa che riesce a fare è mettere sotto processo quattro mozzi che urlano di preparare le scialuppe...
Però, via, che sovversivi! Nell'epoca del moderatismo assoluto, del politicamente corretto, ogni sussurro sembra un boato.
Per noi, a dire il vero, vale la regola che se non ti riconosci più nel partito che ti ha fatto eleggere, lasci il partito ma lasci anche la carica elettiva. Ma noi siamo di vecchia scuola. Dei tempi in cui c'era il bianco e il nero. Oggi le sfumature sembrano infinite. Quindi può capitare che alcuni si rendano conto che le "radiose giornate" del centrodestra non hanno cambiato minimamente la vita di Prato e dei pratesi, ma anziché sfasciare tutto, da veri sovversivi, sognano un improbabile risveglio dell'amministrazione e una riconferma di questa fallimentare esperienza.