10 marzo 2008

Antifascismo militante.



Adesso che è diventato il maggiordomo di Berlusconi il prode Galeazzo Fini trova il coraggio di criticare aspramente il suo datore di lavoro:
Come si è permesso Silvio di candidare nelle liste del PdL uno sporco fascista dichiarato e non pentito come Ciarrapico? Che tornino nelle fogne, perbacco! Che ne sarà adesso della mia reputazione a Tel Aviv?

E' proprio vero: al giorno d'oggi non ti puoi fidare più di nessuno.

05 marzo 2008

Troppo simili?



”Molto rumore per questa questione dei contrassegni significa solo una cosa: la vera Destra fa paura e i voti delle urne ce lo confermeranno. Stiamo gia’ modificando il simbolo, ma nulla mutera’ il senso politico di questo logo che dice identita’ e progetto. I valori non possono essere fermati da una misura amministrativa”. Lo dichiara Luca Romagnoli, segretario nazionale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, commentando la decisione del Viminale di modificare il simbolo de ‘La Destra'. Se An cerca soddisfazione in queste piccole vicende -attacca l’eurodeputato- dimostra ancora una volta di essere un partito privo di contenuti. Ormai a via della Scrofa si attaccano a tutto. Cambieremo i colori del contrassegno e la posizione della Fiamma -assicura Romagnoli- anche se a nostro giudizio questi elementi di confondibilita’ con il simbolo di An che ci sono stati contestati, appaiono strumentali. La ricusazione ci sembra roba da Corte di Giustizia europea -conclude l’eurodeputato- ma non abbiamo tempo da perdere: la vera Destra sara’ presente e distinguibile sulle schede elettorali, con la
sua Fiamma che e’ incontestabile. Ed e’ una storia immensa”.


"Lo sanno. Lo sanno bene che La Destra è un pericolo per la casta e per la politica degli inciuci. Così, hanno cercato di farci fuori, ma hanno sparato troppo presto. Hanno messo in campo il simbolo di un partito che non c’è più, perché Gianfranco Fini lo ha sciolto nel calderone del cosiddetto Partito del Popolo delle libertà, soltanto per creare confusione, per poter dare problemi al nostro simbolo, quel simbolo che non abbiamo venduto per qualche posto in Parlamento."
- Francesco Storace -


Da tempo manifestiamo la nostra perplessità sulle soluzioni grafiche che a destra vengono a varie riprese adottate. Poca lungimiranza e zero professionalità per quanto riguarda l'impatto dei simboli elettorali. Ma questo episodio ci fa un po' ridere: da una parte l'astuto Storace che presenta un clone nel tentativo di cuccarsi il voto di qualche sbadato orfano di AN, dall'altra il perfido Fini che non pago di tenere in ostaggio la fiamma (quella originale) pretende di attribuirsi l'esclusiva anche del colore azzurro e della posizione del "cerchio interno"...
In realtà gli elettori di Storace e Romagnoli non hanno bisogno di alcun trucchetto: per loro è importante la consapevolezza che la differenza fra laDestra e AN non sia un fattore puramente grafico, ma sostanziale.