15 dicembre 2011

Il marcio nelle acquasantiere.

Nota sui fatti di Firenze.

di Giorgio Freda

E’ nota la nostra distanza dall’ottimismo sociale di Casa Pound. Noi non crediamo che i bisognosi siano meritevoli di attenzione a prescindere, che una cura sincera per i problemi connessi con la povertà possa innescare il circolo virtuoso, di rigenerazione, che vorremmo. Molto spesso quei bisognosi sono infatti i primi a coltivare i cliché dell’antifascismo, a levare lo scudo ottuso del moralismo ideologico (oggi! oggi che tutto va a rotoli e il marcio salta fuori pure dalle acquasantiere, a esprimere, insomma, i segni della passione degenerata che Nietzsche chiamava ressentiment.
Ma l’affronto di queste ore contro Casa Pound è grave. Non è possibile continuare a veder imperversare la menzogna antifascista, che tutto nasconde, anche l’oggettiva costanza di questo movimento nel suo impegno sociale, la sana complessità dei suoi riferimenti, la vastità degli orizzonti cui guarda, che non si fermano certo ai santini retorici. In questo sistema fatto solo di convenienze, di scambi puttanizi, di favori personali “io lo faccio a te e tu lo ricambi a me”, in questa Napoli assoluta (intendo per l’immondizia a cielo aperto), si è persa la voglia di studiarsi un argomento prima di descriverlo, di darsi da fare per raccogliere gli elementi utili a ritrarre il più sinceramente possibile persone e fenomeni. Un movimento che non sia incasellabile in modo partigiano dev’essere subito sforbiciato qua e là , perché torni a star dentro ai casellari di comodo. Un letto di Procuste, altro che giornalismo all’inglese (dopo Murdoch, d’altronde). E non è follia, questa, tentare ancora di nascondere il marcio che inquina l’aria, di stravolgere la verità, di abbarbicarsi, ancora, sul fronte della Resistenza che fu? Non è follia? Omicida? Suicida?

05 dicembre 2011

Monti: lo sceriffo di Nottingham.


Aspettavamo Robin Hood e invece...

Tagli al trasporto, pensioni più lontane, aumento dell’Iva, tasse sulla casa.
Il governo Monti ha così deciso, e tutti ad aspettare il verbo di mestieranti banchieri e parrucconi degli istituti creditizi come fossero profeti della terra promessa. Gli scienziati dei conti hanno scritto che e’ meglio attaccare le tasche degli italiani piuttosto che avere l’onta del crollo dell’Euro. Una moneta che si è dimostrata un incubo per gli italiani, che con due milioni campavano e anche abbastanza bene, e ora con mille euro (per chi ce li ha…) fanno la fame.
Visto che c’era, Monti poteva tagliare anche gli stipendi di tutti quei parlamentari e senatori che pur scelti dal popolo, e magari contrari alle misure imposte, hanno comunque gia’ deciso di votare favorevolmente. Ecco, nella manovra si mettano anche la mensilità di dicembre di costoro che sono costretti ad approvarla la manovra, senza poter dire nemmeno una parola.
Quello che viene approvato dal governo è un massacro sociale per cui non c’è stato alcun mandato popolare. Gli italiani hanno eletto un governo e se ne trovano un altro. Hanno votato un governo per ridurre le tasse, e se ne ritrovano uno che le tasse le aumenta. Hanno votato un governo per eliminare l’Ici, e se la vedono rimettere. Però in compenso ci siamo ritrovati ministri che rifiutano la scrivania di Mussolini ma si tengono stretta la poltrona di Napolitano.
Ricordiamo ancora le polemiche feroci sull’aumento dell’Iva di un punto percentuale; in un sol colpo oggi si raddoppia l’aumento e nessuno batte ciglio. Contro l’evasione fiscale abbassano il limite di tracciabilità a 1000 euro. Ma invece di controllare noi, dateci la possibilità di scaricare tutto: così si combatte veramente l’evasione, non con i giochetti contabili di cui però certi sono esperti, evidentemente.
Ma in che Paese siamo?! Persone non scelte dal popolo che scelgono quali sono le misure del popolo. E a che diritto?! Come possono decidere questi ”colletti bianchi”, che dovrebbero stare in carico al massimo per un altro anno, se i nostri figli dovranno andare in pensione a 70 anni, mentre il neo indicato premier Monti si becca il vitalizio da senatore a vita. Si fa presto a parlare con i soldi in tasca.
Sanno cosa vuol dire tagliare risorse al trasporto pubblico locale nel nostro paese? Significa bloccare la viabilità, interdire la mobilità dei cittadini e portarla al collasso, soprattutto nelle grandi città. Sono sadici. Se prima pensavamo che questo governo fosse semplicemente illegittimo, ora diciamo che è una vera iattura, per gli italiani e per il centrodestra, che si porterà addosso la responsabilità di avere fatto abdicare Berlusconi per Monti. E non sarà facile perdonarglielo, a meno di un sussulto d’orgoglio delle ultime ore.
(Francesco Storace)