25 marzo 2014

Cent’anni di Almirante, dalla Cisnal alla storia della destra.

Nell’anno del centenario della nascita di Almirante, nel 1950 a Napoli nasceva l’organizzazione che poi negli anni sarebbe divenuta l’Ugl, il sindacato lo commemora con un convegno, intitolato “Giorgio Almirante e la Cisnal”.
«È una commemorazione voluta dalla segreteria generale – spiega Geremia Mancini –  Almirante ci fu sempre vicino. Ricordo che ad essere della Cisnal negli anni Settanta era pericolosissimo. Il primo atto di vero terrorismo fu compiuto nel 1973 nei confronti di Bruno Labate, all’epoca segretario provinciale della Cisnal di Torino. Poi ce lo restituirono con un cartello attaccato al collo. In quegli anni abbiamo avuto un sostegno e una identità di vedute con il Msi e con Giorgio Almirante. Non ci siamo chiusi nel ghetto in tempi durissimi, figuriamoci oggi».
Massimo Magliaro dal canto suo ripercorre le varie tappe vissute a fianco di Almirante. Chiarisce subito che nei primi anni non ci fu ghetto e isolamento per il Msi ma questo avvenne dopo la nascita dell’arco costituzionale: «Abbiamo governato città e regioni. Il ghetto è arrivato dopo», dice più volte. «Il pensiero e l’opera di Almirante – spiega – sono attuali. Lui ha sempre predicato l’unità del partito.  Non ha svenduto nulla della sua idealità.  Quando girai il documentario su di lui, intervistai diversi intellettuali e giornalisti italiani e mi recai anche in francia per sentire Jean Marie Le Pen tra le lacrime lo definì un “grande marinaio che ci ha fatto scoprire  territori nuovi”.  Non è stato un traghettatore perché aveva la capacità di di vedere oltre. Lo sbandamento della destra nasce dal fatto che si è persa la bussola. Almirante era l’anima sociale della destra italiana».
Giuliana De Medici va all’attacco: «Ieri Walter Veltroni in tv ha pubblicizzato il suo film su Enrico Berlinguer. La mia non è una nota d’invidia anche perché due anni fa abbiamo presentato in una bellissima manifestazione il film fatto da Massimo Magliaro su Almirante. Anche noi abbiamo invitato il presidente della Repubblica che però ha declinato l’invito. Questo filmato ora andrà nelle scuole. Purtroppo ancora oggi ci sono politici di serie A e di serie B. Anche se è ampiamente dimostrato che Almirante non fu un politico di serie B. Berlinguer e Almirante dialogavano tra di loro. E quindi ora anche noi dobbiamo far conoscere ai nostri ragazzi la figura di Almirante.  Solo così poi potranno esprime un giudizio obiettivo».
Infine l’ultimo ricordo è affidato a Misserville: «Il Msi fu un miracolo, il nostro era un partito vilipeso, offeso, che ha avuto come vittime ragazzi di 15 anni.  Adesso ci riconoscono che siamo stati portatori di idee nuove. Il prezzo del regime lo abbiamo pagato tutti noi. Almiramte parlava con un linguaggio di cui tutti erano assetati».