28 marzo 2012

Officina Giovani Per il Proletariato Unito.

di Mauro Scarpitta*


Sul sito del Comune di Prato (che, malgrado non ve ne siano molti segnali, pare sia governato dal centrodestra) è riportato il seguente comunicato stampa (riproposto sulla carta stampata e su giornali on line)
http://comunicati.comune.prato.it/generali/?action=dettaglio&comunicato=14201200000466
relativo a :
Officina Giovani, la programmazione di aprile e maggio,
nel quale si legge tra l'altro:
...Grazie ai numerosi progetti delle associazioni giovanili che collaborano con Officina Giovani, anche nei prossimi mesi la programmazione sarà molto corposa. È stato confermato il consueto appuntamento con il giovedì on stage, che prevede una serie di concerti di rilievo con il Trio Fernandez, la banda Bardò e i 99 Posse.

Avete la benchè minima idea di chi sia il gruppo 99 Posse? Beh, andate sul loro sito
http://www.novenove.it/
e leggete qualche frase della loro Storia narrata da loro medesimi:

...Il 10 maggio 1991 nasce il centro sociale occupato autogestito Officina 99. Il 9 ottobre dello stesso anno nasce la 99 Posse, come diretta espressione del C.S.O.A. e delle nuove culture urbane che trovano nella musica un veicolo potente...

...Fin qui una semplice cronologica biografia. Ci tocca però ricordare e testimoniare come la libertà d'espressione e d'azione in Italia abbiano ancora un prezzo altissimo e per realizzare tutto ciò in totale autonomia e libertà, il gruppo ha collezionato reati (alcuni hanno visto la vittoria del gruppo, per altri si deve ancora raggiungere un verdetto) come: oltraggio, resistenza, violenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, vilipendio delle forze dell'ordine, istigazione a delinquere, occupazione abusiva, manifestazione non autorizzata, blocco stradale, furto aggravato, danneggiamenti, imbrattamenti, concerti abusivi, detenzione e spaccio, rissa, associazione a delinquere...

Sinceramente ignoravo che una amministrazione di centro destra avesse tra i suoi compiti e obiettivi la promozione tra i giovani della cultura dei Centri Sociali.

Cari amministratori di centrodestra sveglia!



*Consigliere comunale di Carmignano

23 marzo 2012

Errore di sistema.


C’è un’interessante metafora informatica con la quale lo storico Alessandro Assirelli ha definito la situazione dell’attuale amministrazione comunale pratese: "un sistema operativo obsoleto e pieno di virus che non si è avuto il coraggio di formattare".
In effetti le aspettative naturalmente createsi all’indomani della “storica” vittoria di Cenni sono andate via via spegnendosi. Cosa rimane oggi di quella speranza di cambiamento? Perché non è stato possibile un vero percorso di discontinuità rispetto al passato? Tutta colpa della “macchina” che renderebbe impossibile a chiunque lo scardinamento di vecchie logiche di potere? Colpa dei guai personali e professionali del sindaco? Colpa, in buona sostanza, di una classe politica impreparata ad un compito nuovo e mai sperimentato? Certo è che, vista l’insipienza dimostrata in questi tre anni di governo locale, perché il centrodestra possa sperare di tornare a vincere non sarà sufficiente un normale “aggiornamento del software”.

02 marzo 2012

A questi congressi manca un quid.


Solo due settimane fa parlavamo dell’idea di Berlusconi di non presentare il simbolo del PdL alle prossime amministrative. Un’ipotesi poi rientrata e che divise il maggior partito del centrodestra in due: da una parte quelli che tirarono un sospiro di sollievo, dall’altra quelli che la ritennero una fregatura. Oggi il Cavaliere, con un colpo d’acceleratore, ritorna sulla strada della Grande Coalizione a sostegno, dopo il 2013, di un esecutivo guidato da Monti.
E’ il de profundis per il Popolo della Libertà. Una prece.
Sarebbe, per la verità, anche la fine del bipolarismo, del sistema dell’alternanza e di svariati altri tecnicismi con i quali si è cercato, negli ultimi diciassette anni, di far diventare l’Italia una democrazia compiuta.
Poche settimane fa si parlava di Alfano come del successore designato, oggi scopriamo che, a detta dello stesso designatore, gli mancherebbe un “quid”.
Si,daccordo, probabilmente tra qualche giorno questa trovata verrà smentita o rimpiazzata da qualche altra, ma in realtà non occorre affatto che la Grande Coalizione si realizzi per sancire la definitiva, irrimediabile inutilità del PdL. E’ stato più che sufficiente che Berlusconi riaffermasse la sua concezione “padronale” del partito- azienda che ha fondato, per vanificare ogni barlume di dibattito interno. Anche di quello che sarebbe stato lecito aspettarsi dai congressi provinciali. I primi e verosimilmente gli ultimi.
A questo punto cosa aspettarsi? Cosa chiedere, per esempio, a Mazzoni e Innaco? Certo non che abbiano il coraggio di mandare tutto a monte. Di non avallare questo patetico simulacro di democrazia interna. Sarebbe probabilmente chiedere troppo. Il coraggio, diceva Don Abbondio, uno mica se lo può dare!
Ma almeno di non prendere in giro iscritti, simpatizzanti ed elettori ai quali ormai è ben chiaro che tutte le strategie congressuali, le scaramucce verbali, i comunicati di questa o quella fazione, altro non servono che ad agevolare gli “avanzamenti di carriera” al servizio del solito datore di lavoro.