18 febbraio 2008

Coerenza.



"Se avessi buttato la mia storia
avrei ottenuto tutto, come Fini"

Cosa aveva messo sul piatto Berlusconi per entrare nel Pdl senza simbolo dell'Udc?

"E' ovvio che avevo capito da tempo che per me ci poteva essere spazio e grandi riconoscimenti. A condizione che si annullasse un'esperienza politica. E' quello che capiterà a Fini che avrà riconoscimenti, sarà presidente della Camera, ministro degli Esteri o quello che vuole. A patto che annulli la sua esperienza politica. Il problema è perfettamente legittimo, dal punto di vista di Berlusconi è anche coerente perché non vuole condizionamenti di altri partiti. Tranne la Lega perché probabilmente si fida. Anche se ha fatto il ribaltone, mentre io non l'ho mai fatto".

Deluso da Fini?

"L'unica persona di cui vorrei veramente non parlare in questa campagna elettorale è Fini, e credo che sia un grande vantaggio per tutti. Soprattutto per lui".
(la Repubblica)

Tanto di cappello onorevole Casini! Noi non l'abbiamo mai avuta in soverchia simpatia, ma al cospetto di tanti nani (e pigmalioni di ballerine...) della ex CdL oggi Lei giganteggia. Averla sentita dire a Berlusconi che "non tutti sono in vendita" ci ha procurato un brivido e una buona dose di nostalgia. Che poi i maligni si affrettino a obiettare che non vi siete trovati daccordo sul prezzo non cambia la sostanza delle cose: l'UDC ha messo a repentaglio la sua stessa sopravvivenza pur di non rinnegare la propria storia. Una scelta la sua, come quella di Storace in precedenza, che forse non sarà la più remunerativa in termini elettorali e di carriera personale, ma che fa sperare in un ritorno ad un'etica della politica che ormai è solo un pallido ricordo.

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