17 ottobre 2007

Contra omnes.

Non sappiamo se Francesco Storace avesse in animo, quando ha dato vita a LaDestra, di rifondare il vecchio MSI. Non crediamo. Anche perché, purtroppo, tutti i tentativi fino ad oggi esperiti sono naufragati sugli scogli di una evidente inadeguatezza di chi li proponeva e soprattutto su quelli dell'assoluta unicità di un'esperienza gloriosa e irripetibile.
Tuttavia le vicende che stanno caratterizzando la nascita della nuova formazione politica storaciana e il contesto che l'accompagna, ci ricordano per certi versi qualcosa del Movimento Sociale. Da tempo non si assisteva a una demonizzazione e al sistematico tentativo di isolamento e annientamento quali quelli che sta subendo l'ex governatore del Lazio. Compresi gli attacchi giudiziari per ipotesi di reato quanto meno risibili. Tutti contro Storace, Storace contro tutti. AN lo vede come il fumo negli occhi, un po' per la paura di erosione elettorale, un po' di più per aver -finalmente!- abbandonato il salotto finiano e reso evidente cosa siano ormai diventati gli altri cosiddetti colonnelli: delle marionette. Il sistema, invece, sembra piuttosto preoccupato dal ritorno dopo tanti anni di una destra parlamentare che voglia rompere i giochi e un po' anche i coglioni. Che se ne frega del politically correct e che dice pane al pane e vino al vino. Che non usa mezzi termini quando c'è da mandarne a dire ai potenti di turno, fosse anche il presidente della repubblica o qualsivoglia altro rappresentante della "casta".
Sarà poi questa la vocazione de LaDestra? Non lo sappiamo, ma probabilmente è questa l'aspettativa dei tanti che in questi giorni stanno guardando con fiducia al tentativo di Storace, un missino.

12 commenti:

  1. Caro Bellini ,
    ogni volta che leggo un tuo intervento non riesco a capire una cosa: se sei tanto in disaccordo con il salotto di via della scrofa,perchè hai aspettato tanti anni per uscire?

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  2. Sai com'è, sono un po' duro di comprendonio! Comunque sono uscito quasi tre anni prima di Storace... :)
    Però non capisco la tua polemica: io ti chiedo per caso come mai, se sei tanto entusiasta di AN, hai aspettato tanti anni per entrarci?
    Non ti viene mai il sospetto che AN sia andata via via allontanandosi da quelle che erano le fondamenta costitutive di Fiuggi e dal patrimonio valoriale che ne pre-esisteva? Qualcuno se ne è reso conto prima, altri, come me, hanno tentato di raddrizzare la rotta senza riuscirci. Poi arriva il momento in cui ci si rende conto che i percorsi non sono più compatibili e ognuno va per la propria strada.
    Del resto se volevo morire democristiano potevo farlo trenta anni fa. Avrei sicuramente guadagnato qualcosa e mi sarei risparmiato un mare di guai...

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  3. Veramente io non sono mai entrato in AN,come al solito polemizzi mentre la mia era semplice curiosità.

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  4. Quando si dice "lanciare il sasso e nascondere la mano"...

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  5. Caro Andrea 70
    Non mi sembra di essere uno che lancia il sasso e poi nasconde la mano,la mia famiglia era sulle barricate a Livorno , a Firenze ,a Montemurlo mio padre si è beccato un mattone in testa durante un comizio,Bellini ha avuto problemi sera per il solo fatto di essere Missino,se ha lasciato il salotto ha fatto bene

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  6. Caro.... Francesco,dato che rammenti spesso i trascorsi politici della tua famiglia, io che ho avuto il piacere di conoscere, freguentare e condividere con tuo padre no soltanto, per me giovane ed entusiasta neofito missino, una meravigliosa stagione politica piena di battaglie politiche quasi epiche,ho ancora viva nella memoria la occupazione della sala del Consiglio comunale di Prato, diversi Congressi Nazionali del partito, dove con Danilo non sempre eravamo in accordo, mà la idea di destra sociale ci ha sempre e comunque accomunato. Pertanto mi sento "autorizzato" a ricordarti al quale "tipo" di Destra tuo faceva riferimento con la certezza che il suo passato di combattente non sarebbe mai stato rinnegato nei valori che sempre a contraddistinto la sua e la nostra generazione.
    Come certamente saprai tuo padre è stato da sempre animatore della sinistra del MSI-DN,sostenuta da Pino Rauti insistendo nel corso degli anni su temi quali l'anticapitalismo e il terzomondismo, opponendosi alle posizioni conservatrici dell'ala di maggioranza, rappresentata dal gruppo facente capo ad Almirante.
    Ha esercitando, inoltre, una notevole influenza sul rinnovamento del partito a livello locale appoggiando e sostenendo ai vertici l'inserimento del movimento giovanile.
    Sono certo, e scusami se pecco di presunzione, che anche tuo padre in questo"partito" si sarebbe trovato molto a disagio.

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  7. Io che spesso ho criticato Storace,questa volta non posso che esprimere solidarietà(Storax contro le mummie,come ha detto qualcuno,sarà il nuovo colossal).Volevo però sottoporvi qualche domanda/considerazione.Che storace sia visto come fumo negli occhi da an e soprattutto dal suo ex solidale Alemanno è vero(basti pensare che a roma è stato proprio lui a proporre un documento di solidarietà nei confronti di Napolitano e Montalcini,poi non firmato invece da molti altri aennini).Ma quanto An teme la perdita di voti a destra?La manifestazione di sabato sembra smentire questa preoccupazione(500mila,circa la metà del popolo del 2 dicembre scorso).An intercetta ancora l'elettorato vagamente di destra(ossia la gran parte)e anche gli ex missini.La fuga a destra di voti parrebbe non esserci al momento8ed io una mia personale opininione me la sono fatta).Inoltre il gruppo fondatore di La Destra appare come quello,senza volere offendere nessuno,degli sfigati di AN,di quelli che vi hanno fallito e che incazzati con mamma,che non li ha mai ascoltati,fanno le bizze.Quali sono i motivi che li hanno spinti?Il sisitema,caro Cerchio,sarà anche un pò infastidito,ma non più di tanto,perchè questa "destra" del sistema accetta anche gli annessi e connessi strutturali.
    Angelo con la spada.

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  8. Infatti ho premesso che LaDestra non potrà far risorgere il MSI, che, comunque, accettò le regole della neonata democrazia parlamentare e quindi (o sbaglio?) anche gli annessi e connessi strutturali. Per tutto l'arco della propria esistenza anche il Movimento Sociale, probabilmente, riuscì solo ad infastidire il sistema e niente più. Ma non per questo noi ci sentimmo degli "sfigati". Degli sconfitti, certo, ma perché ciò che i nostri padri avevano perso era incommensurabilmente più grande di quello che i politici di oggi rischiano di perdere.
    Per questo fa piacere vedere qualcuno ancora capace di battaglie per qualcosa che non sia una poltrona. Se poi LaDestra non riuscirà a scalfire significativamente la grande truffa elettorale di AN, che sta al centro e prende i voti a destra, francamente non mi interessa più di tanto.

    VB

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  9. L'appellativo sfigati era riferito alla classe dirigente fondatrice de la destra.Me ne sognerei bene di riferirlo al vecchio MSI.Sconfitti non significa sfigati...anche perchè a ben vedere sconfitta e fallimentare è stata tutta l'esperienza neofascista(dentro,ma anche fuori dal MSI)No?
    Il MSI accettò il sistema(ovvio se si vuole fare politica,altrimenti si fanno le pippe),ma quante battaglie,e voi che le avete vissute le ricorderete meglio e in modo più appropriato di me,ci sono state al suo interno tra i sostenitori dell'alternativa al sistema e i contrari,tre corporativisti e liberali,ma anche tra socializzatori e corporativisti,e così via.
    Quelli che ho definito
    troppo frettolosamente annessi e connessi strutturali sono l'accettazione delle regole economiche,mediatiche e politiche che sostengono il sistema e che ne costituiscono il fulcro(turbocapitalismo,primato della economia sul politico,asservimento atlantico,circo mediatico,riproduzione infinita di sè).Non mi riferivo alle necessarie alleanze tatico strategiche.
    Il MSI le accettò,ma almeno ci fu dialettica.Qui no.Qui sono dogmi.
    A me pare una resa di conti interna ad An quella della destra.Stesse sono le basi e non difformi le progettualità.
    Capitolo voti:comprendo che non interessa giustamente più di tanto,a chi di dovere però sì.
    ACS

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  10. Ecco il commento che ho usato per il caso Storace quando mi capita di parlarne con amici, sodali e avversari:

    Gianfranco Fini prima di tutto come leadere politico.
    Ma penso anche a Giorgia Meloni, Gianni Alemanno. E nella mia zona, Bruno Murgia. Poi ho scoperto Gennaro Malgieri e Adolfo Urso con le loro ottime pubblicazioni, che, credo, al partito di ora e di domani, serviranno eccome. Fabio Granata, che fa vedere come ci si occupa bene della Palestina senza essere di sinistra. E Stefano Saglia, che fa bene in Commissione Attività Produttive.
    Buttafuoco, Mellone e chi fa le pulci e la fronda al partito serve per dare un pò di verve. Giuli ci prova, ma è partito col passo più lungo della gamba.
    Dimenticanze a parte, di cui chiedo scusa in anticipo, ho segnalato tutti quelli che sono utili al partito di ora e di domani e che seguo con piacere.

    Manca Storace, che non mi ha mai colpito particolarmente.
    Stavolta c'è riuscito con tutti.

    a presto, GB

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  11. ps: ho commentato sul mio blog in maniera "sui generis" un articolo di Piero Ignazi; appena ti va facci un salto. a presto, GB

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