
A pochi giorni dalla presentazione delle liste per le elezioni politiche si fa sempre più deprimente lo spettacolo offerto dai partiti. Ogni giorno leggiamo dello squallido balletto delle poltrone, della caccia sfrenata alle medesime, dell'iperattivismo che solo in questa circostanza contagia tutti i parlamentari uscenti e quelli, meschini, che vorrebbero essere "entranti".
Al tempo della bistrattata prima repubblica i mille parlamentari nazionali erano, salvo rare eccezioni, il frutto di una lunga e severa selezione: alle massime cariche rappresentative si giungeva dopo anni di sana gavetta, di studio e di sacrifici. Insomma gli eletti rappresentavano davvero il meglio che i partiti potevano esprimere. Cosicché nessuno, o quasi, si lamentava se rimaneva fuori a scapito di qualcuno obiettivamente più capace.
Oggi, in epoca di Grandi Fratelli e Isole dei Famosi, la scelta di molti candidati e conseguentemente di molti eletti, assomiglia sempre più a un pessimo reality show, nomination comprese. Lo smantellamento di ogni minimo criterio meritocratico ha prodotto un risultato che è sotto gli occhi di tutti: una classe politica alla quale non affideremmo l'amministrazione del nostro condominio.
Apriamo questo post per accogliere commenti, idee e riflessioni sui candidati, o aspiranti tali, alle prossime elezioni.
