Lo confesso: non sono un appassionato radio-ascoltatore. Generalmente il gracchiare ininterrotto delle emittenti (pubbliche e private) mi rompe discretamente gli zebedei. Quando voglio un sottofondo musicale alla mia attività quotidiana, preferisco scegliermi in piena autonomia cosa ascoltare. Capita così che, all’oscuro di programmi e palinsesti, mi imbatta in vere e proprie sorprese. Come quella di ieri sera, quando su Radio Rai Uno ho per caso imbroccato “L’Argonauta”, sottotitolo: “In viaggio fra libri e cultura”. La cosa sembrava interessante già così, ma al nome del conduttore – Gianfranco De Turris – si è fatta interessantissima. Non avrei mai creduto di poter ascoltare, un giorno, in una emittente di stato gli interventi di Mario Bernardi Guardi, Stenio Solinas, Pietrangelo Buttafuoco, Marco Cimmino. Sembrava di essere a un campo Hobbit! O peggio: a un congresso del movimento sociale! E che dire della schiettezza con la quale alcuni di loro (Bernardi Guardi e Cimmino su tutti) dicevano cose di destra, fieri di essere di destra! E non di quella pseudo destra del cavolo che ci ha regalato l’era berlusconiana: quell’accozzaglia indistinta di moderatini che accomuna i Casini ai La Russa, i Bondi ai Maroni, i Fini ai Rotondi e così via. No, di quella destra che lo è per davvero e che non ha remore a dire che Ernesto Guevara fa schifo, che i compagni delle BR erano dei criminali e che quasi tutti gli storiografi viventi sono dei farabutti.
Che altro dire? Che se dopo cinque anni di governo della destra per respirare un po’ d’aria pura, per affrancarsi dal cappio dell'egemonia mediatica e culturale della sinistra, occorre cercare un programma settimanale di nicchia nel preserale di Radio Uno, siamo ridotti proprio male.
Vincenzo Bellini
Hai proprio ragione, tutte le speranze di questo quinquennio sono state disattese e umiliate da questo governo fantoccio. Io gli ho pure fatto campagna elettorale, se solo avessi saputo...
RispondiEliminaCinque anni fa sognavo il definitivo sdoganamento della destra idealista e antiborghese, sognavo la possibilità che, al meno sul piano mediatico, si portasse sullo stesso piano della sinistra egemone anche le nostre posizioni e cosa ho (abbiamo) ottenuto... una epurazione "Comunist-style" di due giornalisti e di un comico, che non mi sono per niente simpatici ma che sono diventati due martiri della libertà di espressione, abbiamo visto un ciellino (Dio li stramaledica!) incapace svolazzare in lungo e in largo slle reti rai alla ricerca di un barlume di ascolto che giustamente non ha mai avuto e dopo 5 anni, mi ritrovo ad accendere la tv solo per vedere Minoli. E meno male che doveva essere il governo della svolta!!!
Su una cosa però non mi trovo d'accordo con te, ed è sul contenuto espressivo della "destra" nell'etere. La destra delle accuse e dei "contro" ritengo abbia ampiamente superato il suo tempo e trovo infantile utilizzare le emittenti pubbliche come strumento di invettiva contro chi ci ha sempre calpestato, piuttosto sarebbe stato auspicabile una corretta divulgazione delle nostre posizioni e delle nostre idee, basti pensare che ad oggi per l'uomo comune essere di destra vuol dire essere Berlusconiano. E poi, scusa tanto, ma il CHE è una persona che ha combattutto tutta la vita, anche se da un altro fronte, una guerra contro l'imperialismo americano e vi ha trovato anche la morte, scusate se questo non è l'incarnazione del romanticismo fascista... Sarò un po' "retrò" ma continuo a pensare che davanti ad uno stesso nemico, stessa barricata...
HMLH
Per carità! Nessuno vuole che si usino le emittenti pubbliche per le invettive. Ho voluto solo esprimere dei concetti sintetici per elogiare il coraggio di Cimmino e gli altri nel sostenere tesi scomode e anticonformiste. Soprattutto in considerazione del fatto che non si tratta certo di personaggi Rai protetti e ipergarantiti e che, verosimilmente, al prossimo cambio di maggioranza una pedata nel culo non gliela leva nessuno.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il “Che” come incarnazione del romanticismo fascista, meglio lasciar perdere. Mi ricorda l’altra novella che si raccontano certi cattolici di sinistra per autoassolversi e cioè che Gesù Cristo è il prototipo del comunista ante-litteram. Di questo passo dove arriveremo? Forse a dire che se Gramsci fosse vivo voterebbe Forza Italia? E poi se il “barbudo” è stato eletto a icona del comunismo mondiale, dell’antagonismo anarchico, dei no global e dei sovversivi di tutte le razze, un motivo dovrà pur esserci. Io, se permetti, ho altri simboli di riferimento. E con il nemico, caro HMLH, si potrà, forse, condividere provvisoriamente una barricata, ma i simboli mai e poi mai.
... e chi ha parlato di simboli??? Io parlo di posizioni. Ho solo risposto all'asserzione secondo la quale Ernesto Guevara farebbe "schifo" che, seppur nella sua sintesi, ho qualche dubbio rappresenti lo spirito di una testa come Cimmino.
RispondiEliminaGramsci, Cristo & co. lasciamoli dove stanno. nessuno vuole affermare il fascismo di Che Guevara (nè tantomeno il comunismo di Cristo) ma la vecchia storiella del "questo è fascio, questo è rosso" mi sembra un po' infantile.
E infine, sei proprio sicuro che ad oggi il "nemico" siano i comunisti?...
P.S. Scusa se ti ho fatto arrabbiare...
aver sentito alla radio Cimmino, Buttafuoco e company per me è comunque un buon segno. Dopotutto non potevamo pensare di essere capaci di ribaltare in cinque anni un sistema informativo, politico e culturale cresciuto e ramificatosi in almeno trenta!!!!
RispondiEliminaIo dico Tempo al Tempo.
Dopotutto, per esempio, prima esisteva solo Porta a Porta. Adesso vi invito a vedere Matrix....ti assicuro Vincenzo che lì avrai modo di vedere più volte personaggi come Cardini, Buttafuoco, Tarchi, Fini (Massimo) e altri che sicuramente fino a pochi anni fà erano sconosciuti al piccolo schermo.
Gianbanc
Vi ringrazio per le bellissime parole: cercherò di meritarmele.
RispondiEliminaCimmino