Tutti a casa?
1.
"Non c'é bisogno di dire che
andremo da soli. Basta decidere volta per volta come
comportarsi. Saranno gli altri, eventualmente, a determinare la
nostra collocazione". Bruno Tabacci (Udc) spiega in
un'intervista al CORRIERE DELLA SERA la possibile strategia dei
centristi.
"Nei prossimi giorni ci saranno scelte
da fare alla Camera e al Senato. La legge elettorale sembra
ormai tramontata. Peccato, ci abbiamo provato, ma il
centrosinistra ha fatto blocco perché vuole vincere con il
maggioritario e i nostri alleati hanno posto condizioni tali da
logorare il percorso della normativa".
Sulla Finanziaria, continua il deputato, "daremo battaglia.
Ma c'é anche l'ex Cirielli: così com'é non può passare. Al
di là di chi dice che è fatta apposta per salvare qualcuno,
basta vedere lo sciopero dei penalisti che ha appena
provocato".
Un avvertimento anche in merito alla devolution: "Se si dice
che la riforma elettorale va fatta con larghe intese, quindi
anche con l'opposizione, il discorso deve valere anche per le
riforme istituzionali. Proporrò all'Udc di promuovere
l'assemblea costituente".
Infine una sola battuta sul premier Berlusconi: "Magari se
ne andasse veramente a Tahiti. Gli chiederei un
passaggio".(ANSA).
2.
"Provvisoria è stata la nostra
scelta di stare nel centro-destra. E provvisoria ci è sempre
apparsa la Casa delle libertà, che ora è in una crisi
irreversibile". L'analisi della Cdl arriva dal segretario del
Nuovo Psi Gianni De Michelis, intervistato dal MESSAGGERO.
"L'Unione non ci piace, abbiamo dei dubbi su Prodi ma,
siccome noi dobbiamo rimettere insieme tutto il popolo dei
socialisti sparpagliati fra Sdi e Nuovo Psi, se il
centro-sinistra ci dà questa possibilità noi andiamo con il
centro-sinistra".
L'ex ministro del Psi assicura di non aver mai negato la
possibilità di tornare a sinistra. "Anzi, i socialisti
soltanto a sinistra possono stare. (...) E la maniera in cui i
post-comunisti parlavano di Craxi negli anni '90 non e' certo
quella in cui parlano oggi".
Infine, un riconoscimento al leader dell'Unione. "Su certe
cose, siamo d'accordo con lui. Su altre, no. E' molto cresciuto
in questi dieci anni. E' un politico di valore e privo del
vizio, italianissimo, del provincialismo. Noi - conclude De
Michelis - spingeremo Prodi a somigliare il più possibile a
Schroeder e a Blair".(ANSA).
3.
VENEZIA, 18 SET- "Domani e' il compleanno di Bossi e' ci sara' l'appuntamento con l'ultimo passaggio alla Camera sulla devolution", dice Calderoli. "Non so se sia vero -ammonisce il ministro per le Riforme- che si stanno condensando delle nuvole. Domani sara' la resa dei conti: i patti vanno rispettati e visto che il messaggio e' a Roma dico 'patta servanda sunt'". Ancora piu' esplicito il ministro Maroni: 'Se la devoluzione non passa, un secondo dopo la Lega uscira' dal governo e dalla maggioranza'.(ANSA)
4.
L'esame del ddl sul federalismo, che comprende la devolution, è stato rinviato a ottobre. Lo ha detto in aula alla Camera il presidente Pier Ferdinando Casini (ANSA)
Roma, 22 set. (Adnkronos) - ''Se, come credo, Berlusconi rimuovera' il dubbio dell'opinione del presidente del Consiglio sull'opportunita' che Fazio resti al suo posto, stasera nomineremo il ministro dell'Economia. E proprio perche' non c'era nulla di personale con lui, visto che abbiamo la presunzione di fare politica, Tremonti e' la persona giusta, visto che ci vuole una persona politicamente e istituzionalmente credibile''. Gianfranco Fini, incrociato in Transatlantico dai cronisti, ripete l'opinione espressa al termine dell'Esecutivo di An sulla sostituzione di Siniscalco, lasciando intendere che la vecchia 'ruggine' con il vice presidente del Consiglio e' ormai superata
RispondiEliminaDal Corriere della Sera del 3 luglio 2004:
Titolo: "Giulio trucca i conti",l'ultimo affondo di Fini
Sottotitolo:L'avvertimento di AN:o lascia oppure ce ne andiamo
Come dice la pubblicità della Punto
SENZA PAROLE!
Forse aveva ragione Fisichella quando diceva mesi fa: «Alleanza nazionale discute di temi messi sul tappeto da altri, la Lega, Forza Italia, l’Udc, ma non ne mette mai di propri con una forza intellettuale tale da poter indurre gli altri a soffermarsi sulle proposte del partito».
RispondiEliminaCongresso subito e a casa questa classe dirigente di inetti!!!
Caro Bilbo, la classe dirigente di A.N. non è composta solo da inetti, com affermi, devi renderti ormai conto che non esiste "classe dirigente.
RispondiEliminaBruno Neri
Poverini, non avete capito prorio nulla della politica, siete soltanto degli ottusi e sclerotici nostalgici del passato, non siete capaci di aggiornarvi alle nuove strategie di aggregazione, on capite che da soli conteremo poco meno del "due di picche" quando briscola è quadri. Il passato ha ampiamente dimostrato che chi abbandona il partito è politicamente ed elettoralmente finito,per questo nessuno ha il coraggio di abbandonare quest'assieme di strani personaggi.Ed allora dove volete andare, poveri illusi, state buoni e leccatevi le ferite.
RispondiEliminaBalbalbero