08 maggio 2015

Un'altra prova che a destra non è possibile un soggetto politico unitario.

E' chiaro adesso perché dalla diaspora ex-aennina ed ex missina non si potrà mai ricostruire qualcosa? Se non fosse  sufficiente il triste spettacolo del proliferare di sigle che alle prossime regionali si presentano, direttamente o in appoggio ad altri partiti o coalizioni, come eredi e depositarie del verbo, ci pensano certe prese di posizione, certe scelte di campo.
Un mondo variegato, quello post fascista, dove troviamo gli infatuati della Le Pen e gli alleati di Salvini; gli irriducibili berlusconiani e i nostalgici di Chirac.
Addirittura chi coltiva suggestioni impure arrivando a tifare più o meno apertamente un giorno per la Merkel e un altro per Tsipras.
Ma leggere sul sito del Secolo d'Italia, la testata che fu del MSI e che oggi fa l'occhiolino a FdI, che in Gran Bretagna con Cameron ha vinto la destra, mette una pietra tombale su ogni ipotesi di "réunion"!
Come dite? Il direttore del Secolo d'Italia è un certo Italo Bocchino? Vabbè, allora lasciamo perdere...

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