Finalmente è ufficiale: Riccardo Migliori è un ex deputato della Repubblica. Dopo qualche decennio trascorso a spadroneggiare nella destra toscana e a decidere le sorti elettorali altrui, anche lui subisce lo stesso trattamento. E subito si dimette dagli incarichi di partito diventando anche l'ex vice-coordinatore regionale del PdL. Lo fa, dice, non a causa della mancata ricandidatura, ma perché in Toscana gli ex aenne sarebbero stati troppo penalizzati. Quando si dice la nobiltà d'animo unita ad una pura e solare dedizione ai principi e mai agli interessi personali...
Ora, verrebbe da ricordargli che l'ex ministro Altero Matteoli è praticamente candidato capolista per il Senato e che il suddetto è, per l'appunto un ex aenne. Niente male come penalizzazione. La stessa che è toccata a Maurizio Bianconi, ex voce fuori dal coro, costantemente critico nei confronti del sostegno bipartisan al governo Monti, prodigo di contumelie nei confronti del PdL e dello stesso Berlusconi e prontamente "tacitato" da una candidatura ad alto tasso di eleggibilità.
Caro Migliori, può anche capitare che dopo trenta anni passati sugli scranni del consiglio regionale e della camera dei deputati, si debba fare spazio ad altri. Quello che non dovrebbe capitare è che tutto questo tempo non lasci nessun segno tangibile del proprio passaggio. Ed è esattamente questo ciò che ti rimproveriamo: non c'è traccia di un qualsivoglia "lascito" della tua attività parlamentare regionale e nazionale a favore dei vari partiti dai quali avevi ricevuto il mandato. Non una sezione aperta, né un circolo, nessun interesse a favorire la crescita di una nuova classe dirigente, nessun impiego di risorse. Solo tanta "bravura" e tanta autostima. Esperienza e capacità, certo, ma sempre a proprio uso e consumo e mai a vantaggio del partito.
Siamo stati ex fascisti, poi, sciaguratamente, ci costringeste ad essere ex missini per poi diventare ex aenne; chi come me perché si rese conto che quella non era aria, chi come te in una triste sera in cui il padrone salì sul predellino di un'automobile...
Adesso tanti ex camerati sono in più anche ex pidielle e ancora si affannano a trovare il loro posto nel mondo. O il loro posto in lista.
Noi, distaccati ma curiosi, aspettiamo la prossima metamorfosi. C'è sempre tempo per diventare ex qualcosa.

Partendo dal presupposto che: in politica non sono ammesse riconoscenze, salvo particolari interessi personali, il problema è che i potentati all'internodel PdL nazionale e della vecchia Forza Italia pretendono il primato nella politica interna a scapito, forse a ragione, della parte alleanzina sempre più difficile da gestire specialmente in un periodo di “magra” elettorale. Inoltre considerando che il duo toscano Matteoli-Verdini nella loro particolare unità di intenti per gli obiettivi relativi alle poltrone da occupare perennemente sono natura pronti a sacrificare ogni amico e non che possa intralciare il loro personale obiettivo. Nonostante i comuni interessi di casta, quindi, gli uomini delle diverse fazioni non collaborano nemmeno all’interno dello stesso gruppo, lacerati da animosità personali. Rimane soltanto da aggiungere che la lotta “interna” è più di un semplice contrasto per una idea astratta: il potere. Una oscura conventicola che mescola etica privata e vita pubblica, religione e politica, si è foggiata all’interno dello schieramento Berlusconiano con appoggi più o meno celati, per partecipare alla appropriazione di cariche politiche con introiti considerevoli e di “immunità” presenti e future. Per noi ex missini e “forzarti” allenzini, cresciuti con l' ideale che: ai nemici fischia il sasso agli amici tutto il cuore, anche questo ultimo atto nei confronti dell'ormai ex On. Migliori, di cui niente ci può importare, deve contribuire a confermare l'idea che abbandonare quei personaggi e quel partito in tempi non sospetti fu cosa giusta e saggia, per la nostra dignità.
RispondiEliminaMigliori
RispondiEliminaMattioli
Bianconi
Larussa
Gasparri
Fini
ex merde e sempre merde.
Un famoso detto toscano definisce i fiorentini mangia fagioli lecca piatti e romaioli. Questa saggezza popolare si abbina molto bene ai personaggi politici che hanno freguentato prima nel vecchio e glorioso M-S.I. pronti ad approdare, non senza tradire l'indimenticabile Pino Rauti, in A.N. al seguto del traditore Gianfranco Fini, ed in ultimo appropiandosi in modo spertitorio tutto quello che l'ammucchiata berlusconiana offriva, tradendo ancora la nuova e sconcertante idea finiana. Ma una giustizia se non propio divina si abbatte ora su questi personaggi. Il rinnovato ( si fa per dire) partito di Berlusconi ha lasciato finalmente a casa uno dei "trafficoni" fiorentini; Riccardo Migliori, detto "il monsignore" per le sue doti di
RispondiElimina" mediazioni affaristiche interne al partito". Dopo il "vecchio Marco Cellai, ora Riccardo Migliori. Nell' attesa della sconfitta elettorale del "buon" Achille Totaro, che affida le sue speranze di rielezione alla " simpatica" lista della evanescente Meloni e del "lucifero" calabro-milanese Ignazio La Russa. Dopo di ciò per dare finalmente sollievo alle speranze di tutti, attendiamo la scomparsa dalla scena politica regionale e nazionale del livorneso Altero Matteoli e del'arretino Bianconi. Con la dipartita (politica) di questi due ultimi ( discussi) personaggi si chiuderebbe finalmente quel cerchio vizzioso che per anni ha imperversato sulla Toscana.
Penso convintamente che Riccardo Migliori sia stato uno dei più capaci parlamentari italiani, sicuramente il migliore toscano. Tutto il resto è fuffa.
RispondiEliminaxA.destra:
RispondiEliminaPensare che la tua, mi permetto di tardi del tu, convinzione sulle capacità di Migliori possa essere esatta, lascia molti dubbi sulle capacità politiche di tutti gli altri uomini politici toscani e non che sono presenti nel panorama politico di centro-destra. Ciò non inficia il giudizio su Migliori, un giudizio che alla luce di quanto ha espresso in tutta la sua vita politica non lascia nesuna traccia ed insegnamento positivo. Ricordiamo soltanto le sue intromissioni (non richieste) nelle varie situazioni interne al partito con effetti talvolta destabilizzzanti per la politica e la organizzazione a livello locale. D'altronede se l'On Ministro Altero Matteoli ha ritenuto che il nuovo parlamento possa fare a meno delle sue capacità qualcosa vorrà dire?
P.S. Inoltre Migliori non è mai stato culturalmente di Destra.