
Cari tutti, il momento è senza dubbio il più difficile che io abbia mai vissuto nella mia vita politica e civile. Per questo prima di arrivare a questa lettera, nonostante la mia proverbiale impulsività, ci ho pensato molto e ho deciso di espormi e correre il “rischio”. Ho sperato tanto e creduto molto nella classe politica che mi rappresenta, in ultimo anche nella nomina di Alfano come segretario. Però dopo lo spettacolo indecoroso di ieri credo sia il momento di dire basta, non alla politica, non al PDL, ma a tutti coloro che stanno contribuendo all’implosione del paese. A tutti coloro che sono in quel parlamento da più di tre legislature (quando va bene) e che sono stati incapaci prima di prevenire e adesso di curare la crisi. Vecchi non solo anagraficamente, e questo non sarebbe il problema, ma “intellettualmente”. Una classe politica incapace di trovare soluzioni nuove, innovative, al passo con i tempi. Solo ieri sera, nel corso della trasmissione di Ballarò, ho appreso che tra le soluzioni per affrontare la crisi ci sarebbe quella di mettere mano sulle detrazioni, follia!, sarebbe un altro modo ancora di aumentare la pressione fiscale alle famiglie. Vorrei sapere quanti in parlamento si confrontano quotidianamente con la precarietà del lavoro, con un mutuo casa, con l’ansia di un tasso variabile, con la caccia all’offerta economica, con le rinunce davanti agli scaffali del supermercato, con un reale declassamento dei propri stipendi. Ovviamente non sono solo questi i motivi che mi provocano disagi nel militare in un partito come il PDL, un partito da cui la persona che mi ci ha messo (FINI) dice di essere stata cacciata, o meglio è fuggito.
Il disagio, quindi, non è solo nei confronti di un partito in cui è annullato qualsiasi confronto, in cui ci si ritrova sporadicamente, in cui il confronto politico su piccoli e grandi temi non è contemplato, in cui una critica è fazionismo o becero sfogo. Come accennato all’inizio della lettera non nascondo il fatto che la nomina di Alfano mi aveva fatto sperare, per lo meno in un possibile ricambio generazionale, in un rilancio etico e morale dell’ azione politica, per usare un concetto da movimentista, in una piccola rivoluzione politico-culturale.
Avevo sperato nei congressi, ma anche quelli si accingono ad essere una farsa, una buffonata e ve ne spiego i due motivi principali. Il primo e che non si è introdotta una norma (idea sostenuta, so, anche da Alfano) che vieta il cumulo di cariche, la divisione tra ruolo istituzionale e dirigente di partito. Separazione fondamentale per il ricambio e l’autonomia del partito. Necessaria per far ripartire il movimento e il confronto, ma soprattutto per tutelare quell’anima critica utile a costruire grandi progetti. Sono stufo e stanco di avere coordinatori di ogni livello che sono parlamentari e che ci dicono che sono bravi e che lavorano ogni giorno 24 ore su 24 e che ti liquidano con un” non puoi capire” o “ci sono problemi più grandi”. Il secondo motivo e che si è introdotta una norma regolamentale per i congressi che permette di escludere candidature non gradite. Credo che questo non abbia bisogno di altri commenti.
Nel mio piccolo le ho provate tutte per convincere chi di dovere che si dovesse cambiare rotta che si dovesse dare segnali di discontinuità ad ogni livello. Da lettere private al sostegno dei referendum. Adesso semplicemente mi limiterò a non contribuire ad un tesseramento fittizio, utile solo a pochi soliti noti.
Un ultima cosa per i miei vertici, locali, regionali e nazionali, non abbiate l’arroganza di pensare che sia il solo a provare questo disagio. Sono decine i documenti sottoscritti da svariati dirigenti che girano tra gli eletti e sicuramente molti di questi li avete letti. Io sono solo uno dei pochi che ha deciso di uscire dall’apatia nella quale ci avete parcheggiato.
Buona fortuna
Gianluca Banchelli
Presidente della 1°commissione del comune di Prato
Doppio e tripli incarichi nel Pdl
RispondiEliminaCALATI DALL'ALTO O NOMINATI DALLA BASE?
L’onorevole Mazzoni, nel suo ragionamento, in merito al prossimo congresso del suo partito, mette in evidenza alcuni aspetti interessanti sulla libertà di opinione all’interno del PDL pratese e sulla possibilità di altri protagonisti di candidarsi alla carica di segretario. Quello che non capisco nel suo ragionamento sono le risposte date alle critiche sollevate rispetto ai doppi e tripli incarichi all'interno del suo Partito. A mio modo di vedere emergono contraddizioni che rischiano di vanificare, o rendere poco credibile, lo sforzo dell’attuale coordinatore. Mazzoni sostiene in sostanza che a causa di carenza di uomini e donne, nel PDL i doppi incarichi sono necessari per ricoprire tutti i ruoli di responsabilità che il Partito necessita, ma allora mi domando chi pretende e chi denuncia il mancato coinvolgimento? Per quanto riguarda il "virus" che contagió il PSI negli ultimi anni della sua esistenza, mi permetto di ricordargli, che con tutti i difetti che aveva la cosidetta prima repubblica, nella quale il Partito Socialista non era certamente immune, è bene ricordare anche, che allora i suoi dirigenti venivano scelti attraverso Congressi molto dibattuti e i rappresentanti nelle istituzioni venivano eletti con voto di preferenza e non nominati come oggi. Si potrebbe dire che se allora si verificava qualche doppio incarico era senza dubbio più legittimo di quello che succede oggi in tutti i Partiti. Purtroppo questa seconda repubblica non ha eliminato le cattive pratiche della prima, anzi le ha accentuate e gettato letteralmente nel cesso quello che c'era di buono; tutto questo in nome della stabilità a danno della governabilità. Per esempio si è piu visto un Partito di oggi fare o elaborare una conferenza programmatica come quella di Rimini del Psi? Mi sembra di no. All'amico Mazzoni, anzi all'ex compagno, vorrei dirgli con affetto che ammiro il suo impegno, e lo invito ad essere un protagonista positivo per il futuro, affinchè la politica con la "P"maiuscola possa ritornare ad essere la vera protagonista della vita pubblica del nostro Paese.
Alessandro Zella
Gabriele S.
RispondiEliminaTi Stimo per quello che hai scritto Gianluca, e come te stimo dell'altra parte politica Matteo Renzi, la mia speranza più grande è che se voi nuova generazione di politici un giorno come vi auguro avrete la possibilità di rivestire alte cariche a livello nazionale...non vi dimenticate mai di quello che state dicendo adesso e di quanto è dura mantenere un tenore di vita decente!!!!
Marco Squilloni
RispondiEliminaGIANLUCA SEI UN GRANDE, FORZA COSI ', SONO CON TE
Maria Remedios Bessi
RispondiEliminagiusto!! ( anche se un po' in ritardo...). unica pecca :impensabile il rilancio etico e morale dell'azione politica da parte di alfano!!!!
Maria
RispondiEliminanella vita mai piegarsi. Difendere il proprio pensiero è una delle poche espressioni di libertà che ci resta!
Moretti
RispondiEliminaCaro Gianluca, apprezzo molto e ti stimo per le parole che scrivi, inutile dire che hai tutta la mia approvazione. Ricordo bene quando hai iniziato a muovere i primi passi in Alleanza Nazionale, ricordo il tuo grande entusiasmo e ero convinto che avresti fatto strada, ma come scrissi tanto tempo fa, dimettendomi da presidente di un Circolo di Alleanza nazionale, la politica non è fatta per colro che la fanno col cuore...è un'altra cosa e noi, scusami se ti associo al mio pensiero, siamo clamorosamente tagliati fuori da questo modo di agire,quindi mi rammarico per la perdita ma era inevitabile...in bocca al lupo per la tua vita, credimi, c'è di meglio che la politica.
Amos
RispondiEliminaSai come l'ho sempre pensata e anche stavolta mi fa piacere che, come molti altri sei riuscito a cogliere il malessere che serpeggia alla base. Complimenti.
Spero che tutto ciò poi non finisca per vederlo rientrare dalla finestra, magari in sponde dove un ex-missino non dovrebbe mai stare.
RispondiEliminaSe sta appendendo la tessera al chiodo invece tanto di cappello, anche se poteva accorgersene prima.
Ma il Signor Banchelli non risponde!
RispondiEliminaIL LEGIONARIO
RispondiEliminaBanchelli ,mi ricordo ancora quando il BINI,ti lancio' come segretario giovanile , quasi te la facevi sotto dalla paura e ora vorresti fare il segretario provinciale ma non ti rendi conto che sotto tutta la tua baldanza sei rimasto il solito lecchino cacone e ....
il paese è governato (si fa per dire) da un sistema parlamentare. Il sistema si regge sui partiti. I partiti si strutturano sui territori. Per la proprietà transitiva, cambia i partiti, cambia il paese. Non serve votare (almeno con questa legge elettorale), non serve andare a Roma tra quella banda di nominati, saresti solo uno dei tanti. Molti, soprattutto giovani, lo hanno capito, purtroppo ancora troppo pochi!
RispondiEliminaGianbanc
Caro Cerchio...in anteprima per il tuo blog
RispondiEliminaIl futuro congresso del PDL non sarà e non dovrà essere uno scontro tra nomi. Per il sottoscritto il duonomio Mazzoni-Magnolfi non ha senso in questo momento politico. Qui non si devono affermare famiglie di appartenenza, ma è il momento di confrontarsi su idee diverse di intendere il partito e in generale il sistema partiti. Chi non ha ancora capito questo è abbondantemente fuoristrada. Lo dico ora a scanso di equivoci, non sono “famiglio” di nessuno. Se ancora nel partito e fuori da esso si crede che in campo ci siano solo personalismi ci si sbaglia di grosso. Ho solo un idea precisa di come dovrebbero essere strutturati e guidati i partiti sia a livello locale, regionale e nazionale. Ed è su questo che in queste settimane fino al giorno del congresso vorrei confrontarmi. Lo scontro deve concentrarsi sulla concezione del partito, sulla sua struttura, sull’azione che esso deve avere sullo scenario locale, regionale, e nazionale. Le critiche mosse al coordinatore provinciale, non sono rivolte all’uomo, ma al ruolo che riveste. Dopo il varo di questa legge elettorale (ricordo a tutti che raccolsi in toscana circa 20000 firme per abolirla) Mazzoni è macchiato da un vizio capitale, passatemi il termine, di essere un nominato. Ho posto la questione con forza più volte, anche da candidato alle regionali, la politica non può prescindere da una rappresentanza diretta con i cittadini. Al contrario il sistema creato dai partiti in questi anni è andato in tutt’altra direzione, si sono ingessati i partiti con le nomine dall’alto, si è ingessato il parlamento in egual modo. Sono convinto che questo sia il momento storico per ribaltare questo schema. Come classe dirigente tutti dovremmo perseguire il massimo allargamento del partito, contrastando il cumulo di cariche e ridando alla base la capacità di incidere sulle scelte politiche dei partiti. Dando alla base non pacchetti di soluzioni precostituite, ma avendo il coraggio del confronto sulle questioni decisive per la vita di un partito e per l’azione che esso deve esercitare sulla società.
Tuttavia Vorrei dire che ho apprezzato la dichiarazione di Magnolfi quando gli è stato chiesto se voleva candidarsi e ironicamente ha sostenuto di avere il senso del ridicolo. Credo che abbia capito che non si può sostenere delle tesi e non essere i primi a dare l’esempio, la gente in questo momento storico non te lo permetterebbe, Mazzoni dovrebbe fare la solita cosa.
Allora vorrei fare un appello a tutti i giovani e tutti i “nuovi” del partito, affinchè esercitino tutta la loro autonomia nelle scelte. Perché con probabilità questo sarà l’unico congresso che il PDL farà ed è quindi questo il momento di essere protagonisti, e di fare uscire il partito da un’ingessatura di posizioni vecchie che lo sta soffocando. Raccolgo con piacere le parole di chi in questi giorni ha parlato di protagonismo giovanile, e vorrei aggiungere che questo è il momento di non essere solo portatori di idee, solo militanti o solo braccia, questo è il tempo di metterci la faccia in prima persona e in prima fila. Molti giovani esponenti conoscono bene il motto il Domani appartiene a Noi, ecco se questo domani non ce lo prendiamo nessuno si farà da parte per dartelo.
Il presidente della commissione consiliare 1
Gianluca Banchelli
Caro Gianluca, non volermene se ritengo le tue posizioni anacronistiche a fronte di quanto esprimi nei confronti della classe politica del partito in cui militi.
RispondiEliminaLe tue critiche attuali dovevano esserti chiare fin dall'inizio dell'infausto connubio fra due forze che rappresentavano mondi e modi di concepire la politica molto diversi. Credere che la passione degli ex Alleanzini sarebbe stata in grado di condizionare gli ex demo-socialisti
è stata "amaramente" sepolta.
Nei nostri, devo dire rari, colloqui mi ti ho sempre espresso le mie personali posizioni di contrarietà a quanto stava accadendo, contrarietà che oggi mi rendono ancora più perplesso per il prossimo futuro di una desta politica condotta da personaggi in preda a deliri di onnipotenza convinti che le amicizie romani e regionali possano come nel recente passato risolvere le tematiche attuali.
Sono certo della tua buona fede nel condurre una "battaglia" per un nuovo "sistema" al difuori di logiche padronali di cui il PDL è figlio. Mà credimi che dalla mia scarsa esperienza politica ritengo le tue buone intenzioni destinate ad una fine ingloriosa.
Con grande stima ed affetto
Patrizio Giugni