28 luglio 2010

Aria di tempesta.



(...) Quando il Cav lo prese sotto la sua ala, Gianfranco era il pittoresco e nostalgico capataz di un piccolo partito emarginato che si ispirava al fascismo. Condotto per mano dal manigoldo che oggi vorrebbe epurare, ha trasformato il Msi in An e ha cominciato a viaggiare in Europa. Le sue amicizie, un tempo limitate a Le Pen, si sono dilatate nel vasto mondo. Incapace, in passato, di farsi eleggere sindaco di Roma è riuscito poi a essere vicepremier e ministro degli Esteri. Ha stretto le mani di capi di Stato, è stato ricevuto con ogni onore a Gerusalemme nonostante il mussolinismo degli esordi. Ora, è presidente della Camera. Però, non passa giorno che non tenti di azzannare, come la pariniana vergine cuccia, il piede che lo ha catapultato verso cotante altezze. Se c’è un uomo che non si è fatto da sé, questo è Fini. (...)
Il Giornale, 28 luglio 2010


Noi, intanto, seduti in riva al fiume...

7 commenti:

  1. ......aspettiamo che passi il cadavere

    gianbanc

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  2. GIANLUCA , NON PERDI MAI L'OCCASIONE PER TENERE LA BOCCA CHIUSA

    IL LEGIONARIO

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  3. a legionario m'hai fracassato la minchia prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!

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  4. Fini nel ’94 era il capetto nostalgico di un partitello neofascista. Contro il Msi c’era da decenni l’ostracismo che lo escludeva dai vivi. La leadership di Gianfri era ballerina. Come oggi, era antipatico, musone e tendente al padreternismo. Di lì a poco lo avrebbero sgambettato e sarebbe finito alle ortiche. Per uscire dalle secche, Fini si candidò nel ’93 a sindaco di Roma contro Cicciobello Rutelli, l’attuale amor suo. Che un leader di partito ambisse a fare il capo di una giunta cittadina la dice già lunga sulle sue magre prospettive. Ebbe però in quella occasione un’inaspettata botta di sedere. A dargli il tocco, ovviamente virile, fu proprio il Berlusca, il quale dichiarò che, se avesse votato a Roma, lo avrebbe senza dubbio preferito a Cicciobello. Era la proposta di un’alleanza e fu la svolta. Col Cav, i missini cambiarono pelle e nome. Il neofascismo finì in soffitta e gli aennini divennero ministri e sottosegretari. Ma già pochi anni dopo, nel ’99, Gianfri si era montato il capino e stimava che il Berlusca, al quale doveva la luce che lo irradiava, gli facesse ombra. Ebbe così la genialata di allearsi con Mariotto Segni e presentarsi con lui alle Europee in concorrenza con il Polo. Voleva i suoi spazi, diceva smanioso. Ebbe invece una lezione: i due insieme raccolsero il 10,3 dei voti contro il 15,7 della sola An nelle politiche del ’96. Bastonato, Fini rientrò all’ovile e cambiò strategia. Negli anni successivi, anziché tradire platealmente il benefattore, cominciò a mettergli i bastoni tra le ruote. E non gli andava bene la Lega, e Tremonti non gli piaceva, e questo e quello. A ogni querulaggine si beccava una poltrona. Col secondo governo Berlusconi (2001-2005) ebbe la vicepresidenza del Consiglio, col terzo (2005-2006) la guida della Farnesina, col quarto - l’attuale - la presidenza della Camera.
    Il resto lo sapete. Da un paio d’anni, libero da An, confluita nel Pdl, Fini gioca per sé. Fa il «destra moderna», è intimo di D’Alema, strizza l’occhio a sinistra e sdottora come Di Pietro. In nome della legalità, moraleggia sul Cav ma si tiene il trono di Montecitorio che il brigante gli ha donato. Si batte per la libertà di stampa contro la legge sulle intercettazioni ma querela i giornali che gli chiedono lumi sulla casetta monegasca. Ora, rotti i ponti con il passato - quello più remoto e il prossimo - affida il suo futuro alla tresca con Casini e Rutelli.
    (Il Giornale)

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  5. banchelli , se vuoi oltre alla minchia che per te è inutile,ti fracasso anche la testa

    IL LEGIONARIO

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  6. io prendo posto sulla riva del fiume assieme a il cerchio...

    @legionario: ma xchè non scrivi come la pensi sui post piuttosto che infamare sempre gianbanc? ..ma poi infami sempre e solo lui...sembri un amante deluso..vedi tu..

    ..son ragazzi..

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  7. veramente non infamo solo lui , infamo anche il bellini , dal quale aspetto sempre che pubblichi l'elenco dei massoni di prato
    e poi infamo anche te , se pensi che io sia l'amante del fallito

    IL lLEGIONARIO

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