15 gennaio 2010

Quando sento parlare di cultura...


Sarà stato per sfoggiare un po’ di quella cultura alla cui guida è stata chiamata dal primo sindaco non-comunista della città. Sarà stata una fatale disattenzione. Sarà stato per pagare un piccolo pegno a certe forze politiche dell’ex “galassia nera”.
Sarà,semplicemente,che non sapeva di chi stava parlando, ma l’uscita dell’assessora alla cultura del comune di Prato, Anna Beltrame, ci ha lasciati di stucco.
Nell’ambito del suo intervento durante il consiglio sulla cultura, richiesto dal PD, si è esibita in una citazione di -nientepopodimenoché- Ezra Pound, secondo il quale “la cultura inizia quando si riesce a fare una cosa senza sforzo”.
Chissà se l’assessora conosce davvero il poeta dei cantos. Chissà se ne conosce, oltre le opere, anche la vita e le scelte che fece in perfetta coerenza con quella che fu la sua più grande ed immortale massima: "Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono niente o non vale niente lui".
Noi, per aiutarla, pubblichiamo una breve selezione da Wikipedia.
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Dal 1941 al 1943 Pound realizzò a Roma per la radio italiana numerose trasmissioni in inglese in cui difendeva il fascismo e accusava gli angloamericani e la finanza internazionale di aver provocato la guerra contro i paesi che si erano ribellati al giogo dell'usura. Trasmesse in Gran Bretagna e Stati Uniti, queste trasmissioni gli valsero un'incriminazione per tradimento da parte del governo americano.
Durante la Repubblica Sociale Italiana continuò la sua attività giornalistica e compose due canti in italiano in cui ribadiva la solidarietà al fascismo.
Il 3 maggio 1945 fu arrestato da partigiani italiani e consegnato ai militari statunitensi, che lo trattennero per alcune settimane a Genova e poi lo trasferirono in un campo di prigionia dell'esercito americano a Metato, presso Pisa.
Dopo alcune settimane di reclusione in una cella di sicurezza (la "gabbia da gorilla", disse lui), subì un tracollo fisico e mentale. Gli fu allora assegnata una tenda presso l'infermeria e gli fu consentito di scrivere. Qui compose gli undici Canti pisani.
A fine novembre fu trasferito in aereo a Washington per il processo. In seguito a una perizia psichiatrica che lo dichiarò infermo di mente, il processo fu rinviato e Pound fu internato nell'ospedale criminale federale di St. Elizabeth di Washington.

5 commenti:

  1. ....è vero noi romantici ci emozioniamo per poco, ma quel poco in quella sala è stato immenso!

    P.S.
    Questo assessore è una scoperta, ha citato anche Celine

    Gianbanc

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  2. Addirittura? E cosa può aver citato di Céline? Non certo qualcosa da Bagattelle per un massacro, visto che è uno dei pochi libri tuttora all'indice. Ma lo sa la Beltrame che cosa rischia? Possibile che faccia tutta questa apologia per ingraziarsi il favore di voi neofascisti? Mah...

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  3. Bilbo Baggins è sempre molto critico ma questa volta farà un'eccezione visto che Anna Beltrame ha letto pubblicamente un brano di Celine da "Viaggio al termine della notte" durante la manifestazione chiamata "Andate e leggete".Per questo Bilbo le ha anche scritto due righe di ringraziamento ed ha persino ricevuto una cortese risposta.
    Il problema a mio avviso non è se l'assessore sappia o meno chi sta citando (e credo lo sappia) ma se lo sanno molti dei consiglieri che la sostengono...

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  4. x tutti:
    dimenticate forse che l'attuale assesore alla cultura è stata per anni la "amica",in seno alla redazione di Prato del quotidiano La Nazione, del ex presidente di A.N. Gianluca Bini.
    Certamente quel personaggio avrà, involontariamente,inoculato alla neo-assessore "qualcosa" di destra.

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  5. Che fosse alla canna del gas, lo sapevamo bene. Che fosse senza speranza di salvezza, lo sappiamo da oggi. La certezza ce l’ha data il "romantico" giambanc, eterno giovane rampante della "ex destra" pratese. Anche lui, infatti, si è accodato al gruppo di trombati, illusi e sfiancati che, con la vittoria di Cenni & company al comune di Prato, non riescono ad improntare la loro presenza con azioni proprie, rifugiandosi nell'oblio di quanto passa il convento "cenniano".
    Mi permetto di consigliare al buon gianbanc che anche in politica, come scriveva all'amico Lucilio il grande Seneca," non vivere bonum, sed bene vivere, (tradotto letteralmente: il bene non consiste nel vivere, ma nel vivere bene.) certamente emozionarsi per l'intervento di Anna Beltrame non è "vivere bene".

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