
dal Corriere della Sera.
Alle 19 la fiaccolata anti-razzismo. Alemanno contro la presenza del centro sociale di destra: inopportuni.
BIPARTISAN - Un corteo che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe vedere in piazza gli interi consigli di Comune, Provincia e Regione, con una folta rappresentanza di assessori, sindacali dalla Cgil all'Ugl, parlamentari romani, ma anche adesioni di testate giornalistiche come quella de Il Secolo d'Italia. Una fiaccolata che dopo le bottiglie incendiare al centro sociale di destra «Gens Romana» vuole anche mostrare le istituzioni unite al di là delle tensioni tra poli perchè Roma non sia nuovamente teatro di scontri ideologici come avvenne negli anni '70.
LA POLEMICA - Ma il clima della vigilia è intaccato dalla polemica tra il sindaco Alemanno e il centro sociale Casapound, dopo che quest'ultimo ha annunciato la sua presenza nel corteo. «Preso atto dell'adesione di Casapound alla fiaccolata - ha detto il sindaco - penso che la loro presenza non sia opportuna e li invito a non partecipare alla manifestazione così da evitare qualsiasi interpretazione sbagliata che possa portare a momenti di tensione». E il presidente dell'Anpi Roma e Lazio Massimo Rendina annuncia: «Pensando alle manifestazioni fasciste che organizzano, mi sembra che questa scelta di Casapound abbia il sapore della provocazione. Se ci saranno loro non ci saremo noi».
IL CENTRO SOCIALE - Da parte del centro sociale arriva la replica: «Abbiamo aderito alla manifestazione perché, lungi dai buonismi di facciata, ne condividiamo filosofia e motivazioni», dice Gianluca Iannone, presidente di Casapound. «Leggiamo tuttavia dichiarazioni di sdegno nei confronti della nostra partecipazione, dichiarazioni che provengono da coloro che si autodefiniscono maestri di tolleranza. Registriamo l'appello del Sindaco di Roma. Ci sembra chiaro da che parte si trovino gli intolleranti. Non parteciperemo più all'evento perché evidentemente ne avevamo frainteso il senso: non dar voce a tutti, ma a coloro che continuano ad attaccare Casapound senza alcun fondamento di verità. È proprio vero che nel mondo degli uguali c'è sempre chi è più uguale degli altri».

