09 settembre 2008

Quando meno te lo aspetti.

Quando meno te lo aspetti qualche vecchio “camerata” ti sorprende. Avvezzi ormai come eravamo al quotidiano esercizio dell’abiura, tutto potevamo aspettarci tranne che ‘Gnazio regalasse due paroline quasi benevole ai combattenti di Salò. Certo, quella precisazione: “dal loro punto di vista”, ridimensiona fortemente la tesi che anche essi avessero combattuto per salvare la Patria.
Perché questo è il nostro punto di vista. Qualche anno fa era anche quello di ‘Gnazio, ma si sa, le cose sono mutevoli.
Viste comunque le reazioni isteriche non solo della sinistra antifà, ma anche del presidente della Camera, del sindaco di Roma e di altri insospettabili, bisogna riconoscere al ministro della Difesa di aver gettato un bel sasso nello stagno. Adesso aspettiamo le inevitabili rettifiche e precisazioni, magari con apparizione televisiva con tanto di kippah…

3 commenti:

  1. L'avvicinarsi dell'annessione a Farsa Italia (con relativa quota notarile 30 a 70)credo stia provocando tra gli ANali violenti mal di pancia; molti di loro infatti rischiano di restare a spasso e magari dover cercarsi un lavoro (problema a loro ignoto da sempre).
    Per cercare di tenersi attaccato un elettorato pigro ma sempre potenzialmente conquistabile da altri, qualche caporalmaggiore di AN rigioca la solita mozione dei sentimenti; se vogliono però avere un minimo di credibilità passino dalle parole ai fatti:
    - abolizione delle leggi scelba e mancino (il minuscolo è voluto)
    - eliminazione di tutte le ricorrenze (con relativi festeggiamenti)
    - una campagna di revisione storica in televisione e nei programmi scolastici
    Senza queste azioni si resta alle chiacchiere funzionali solo alla faida interna di AN.

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  2. Hai ragione bilbo_baggins, La Russa rimane un traditore. Crede di racimolare qualche voto di qualche camerata distratto. Ma non ci casca più nessuno.
    Basta con questi personaggi!!!

    Boia chi molla.

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  3. Fascismo: Buontempo, in An al macero credo politico

    “E’ incredibile, tranne qualche isolata e coraggiosa presa di posizione personale, il silenzio della classe dirigente di vertice e di base di Alleanza nazionale di fronte alla direttiva dell’onorevole Fini di fare dell’antifascismo un valore positivo di riferimento, buttando al macero anni e anni di limpido credo politico”. Lo dichiara il presidente de La Destra , Teodoro Buontempo, che aggiunge: “E ciò, nonostante proprio in nome dell’antifascismo siano state per decenni giustificate stragi, aggressioni e omicidi contro i militanti del Msi e contro gli italiani nelle terre di confine”.
    “Chi è indignato per tanta spregiudicatezza - sottolinea - e che ritiene di dover continuare a dare il proprio sostegno a una destra identitaria, nazionale e sociale, oggi ha un’alternativa nel nuovo partito La Destra. Un partito che guarda al futuro e che rappresenta una destra moderna, pluralista, impegnata nella difesa della dignità della persona, ma che non recide i propri legami con le radici profonde della propria memoria storica”.
    “Noi – conclude Buontempo - abbiamo dato vita a La Destra , fra gli altri motivi, per non far disperdere nell’amarezza e nella delusione una comunità ricca di passione e di ideali. Una Destra che oggi rappresenta l’anti-casta, in difesa della democrazia, contro il delirio di onnipotenza di coloro che, abbassando la soglia della moralità nella gestione della cosa pubblica, vorrebbero una politica senza regole e istituzioni sottomesse agli interessi dei partiti e non della comunità nazionale”.

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