11 giugno 2007

Uomini e ambulanze.



ROMA - Bufera su Gustavo Selva, il senatore di An che sabato ha finto un malore per farsi trasportare da un'ambulanza negli studi de La7 superando così tutti gli ostacoli al traffico causati dalla visita di Bush a Roma. (ANSA)

Potrebbe sembrare una cosa da niente, una goliardata. Ma è sintomatico di cosa sia diventata oggi la politica con il suo carico di arroganza, di privilegi e di impunità. Per carità: di abusi se ne compiono ogni giorno e di ben più gravi, ma questo va segnalato per fantasia e dabbenaggine. Si, perché il prode senatore di AN non si è limitato a commetterlo ma ne ha fatto anche pubblico vanto. Da vecchio democristiano è tuttora convinto che lo Stato sia al suo servizio e non viceversa; da "alleanzino" si è trovato in buona compagnia visto che l'unica molla che muove il partito dei dipendenti di Fini è la ricerca spasmodica del privilegio, del potere fine a se stesso, della "sistemazione" personale. Una casta nella casta i cui accoliti, come è stato appropriatamente detto, dopo aver assaggiato il Sauternes difficilmente si accontenteranno di tornare a bere lo Zibibbo...

4 commenti:

  1. Suvvia non andiamo troppo per il sottile...opps che lapsus!

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  2. I Privilegi. Cosa sono: un sogno? Un progetto politico. Uno scherzo? Una singolare preghiera? Difficile la risposta. Certamente per il buon "Gustavo" sono il frutto d’un sogno effettuato a occhi aperti, ed allora perchè non approfittarne e godersi le derivanti fortune?
    Usare il mezzo di soccorso si è trasformato in una occasione rara ed improvvisa degna di un qualsiasi“furbetto di quartiere“, sentendosi , con vanto, davanti alle telecamere uno dei maggiori interpreti della felicità in senso moderno.
    I "politici" come Selva sono il cancro dell'Italia, stanno succhiando da decenni le nostre finanze è ora che imparino a lavorare ed a rispettare tutti coloro che di franchigie non vivono. Devono comprendere che la politica è soprattutto servizio e non atta a sistemare un'orda di parenti, amici, amici degli amici e persone buone a nulla al solo scopo di godersi un sacco di soldi vita natural durante.
    Vergogna!

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  3. Al peggio non vi è mai fine (semmai fini); ecco infatti alcune dichiarazioni di Fini prima di andare al Quirinale:

    "Il leader di An ha parlato anche delle dimissioni di Gustavo Selva: "Sono la dimostrazione della consapevolezza che il suo gesto rischiava di gettare discredito non solo sulla persona, ma anche sulle istituzioni", ha affermato, dicendo infine di augurarsi comunque che il Senato le respinga. "(Agr)

    Che questo gesto abbia gettato palate di cacca anche sul Partito non gli è passato nemmeno per l'anticamera del cervello.

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  4. Nel valutare quanto sia importante il partito per tutti gli alleanzini, capo compreso, permettetemi di riportare alla memoria quanto scriveva nel lontano 2005 un freguentatore del blogger, e vi accorgerete che sconfitte elettorali, scandali di sanità, intercettazioni e spionaggio politico, non riescono a scalfire la arroganza dei predestinati al potere. l'unica cosa che meraviglia è come possanbo ancora esistere iscritti a questo inutile partito.
    I “Fini”, entrati a metà degli anni novanta nel potere politico nazionale, grazie soprattutto al grande sdoganatore Silvio, formarono un nucleo storico che fu sottoposto a varie partizioni e ripartizioni, dividendo i benefici derivanti dalla loro posizione tra i propri figli e figliastri, e senza un ampio concetto di res publica, concependo il regno come forma estesa della proprietà privata.
    Questa pratica spiega la difficoltà del personaggio e dei suoi vassalli, ha lasciare posti ed agiatezze, che l’opposizione non riesce, se pur in parte, a dare.
    Meglio pochi e ricchi, che molti e poveri.
    Penna Nera

    26 luglio, 2005 18:47
    PS. per completare l'opera ci mancherebbe altro che il senato respinga le dimissioni di quel babbione di Gustavo Selva.

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