13 febbraio 2007

Tanto di cappello, Presidente.




Lo ammettiamo: non ci aveva fatto fare salti di gioia l'elezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica. Non tanto perché fosse il primo ex-comunista a salire sul colle più alto, cosa che semmai legittimerebbe anche gli ex-fascisti ad aspirare alla stessa carica (sempre che ve ne siano ancora in giro), ma perché non ci appassiona più di tanto la "dinasty" delle solite cariatidi della politica nostrana, riciclata e riciclona. Ma le parole usate in occasione della giornata del ricordo, in memoria degli italiani infoibati, ci hanno fatto ricredere. Nessuno, neanche il tanto osannato Ciampi, aveva parlato senza mezzi termini di pulizia etnica e di colpevole silenzio per bieco calcolo politico.
Come c'era da aspettarsi il Presidente Napolitano è stato oggetto di un rabbioso attacco da parte della Croazia che gli ha procurato l'unanime solidarietà del mondo politico. Cosa faranno, ci siamo chiesti, i conigli di Alleanza Nazionale? Prenderanno le sue difese o sull'argomento foibe si eclisseranno come hanno fatto in occasione delle celebrazioni?

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