"Vincere, vincere, vincere! E vinceremo, in terra cielo e mare..."
Dopo i tragici fatti di Catania sociologi, politici e tuttologi vari si sono affrettati a rammentarci che in Italia, nelle competizioni sportive, non abbiamo la cultura della sconfitta. Cultura che è invece patrimonio comune dei paesi europei ad alto tasso di "democrazia calcistica"!
In realtà, anche volendo solo per ipotesi considerare manifestazione sportiva le scene di guerriglia urbana viste venerdì scorso a Catania, la peculiarità di noi italiani è proprio quella di voler aggirare, con ogni mezzo, la possibilità di sconfitta. Ottosettembristi del pallone? Può darsi. Del resto cosa possiamo pretendere da un popolo che inizia sempre le proprie guerre a fianco di un alleato e le finisce puntualmente a fianco di quello che era il suo nemico? Tanto per rimanere in ambito calcistico: sei un tifoso, che so, del Milan? Niente paura: all'ultima di campionato mettiti a tifare Inter e giura che il tuo cuore ha sempre battuto per i nerazzurri. In Italia si fa così.
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