Berlusconi-Della Valle in Confindustria a Vicenza: Scontro fra padroni, Alemanno, grande miracolato della politica, si dissocia dall'unico politico di centro-destra che ha il coraggio di chiamare i comunisti con il loro vero nome. Ha dimenticato il buon Alemanno, schierandosi con i vertici della organizzazione dei padroni, di esssere il leader insieme allo "spione" Storace, della parte più sociale di A.N. Continuiamo così e vedremo che bel successo.
Nella pagina locale del quotidiano Il Tirreno, giornale di chiara ispirazione catto-comunista, abbiamo avuto l’opportunità di scoprire i meriti dell’ex Senatore, ex Farmacista, ex Federale di Pistoia, ex Rautiano, attuale unico consigliere di A.N., dato che per suo suggerimento(mossa molto astuta) il secondo eletto con i nostri voti ,ha trasmigrato verso altre liste al comune di Montemurlo ed ora candidato alla Camera dei Deputati con il n. 5 (in quota elezione) Roberto Ulivi. Nella intervista il nostro candidato a ricordato a tutti noi il grande lavoro svolto al Senato per il bene di Prato. Sinceramente non riusciamo, nonostante tutti i nostri sforzi, a ricordarci di Lui, dopo molte promesse elettorali una volta raggiunto con fatica lo scranno di Palazzo Madama, si è velocemente rintanato nelle stanze di quello che doveva essere il suo ufficio di rappresentanza, dove per altro ha brillato per la sua continua assenza, lasciandosi rappresentare da un personaggio, Mario, le cui capacità intellettive sono note a tutti e che lasciano molto a desiderare. Colui che ambisce a rappresentarci, ancora una volta, al parlamento nazionale è colui che in combutta con i dirigenti pratesi di A.N. non è stato capace di intervenire, se non consideriamo le etichette, a favore delle industrie minacciate dalla conquista cinese in città, oltretutto prendendo le distanze dai giovani di A.N. che distribuivano polemicamente i “passaporti” per l’ingresso nel quartiere cinese più numeroso d’Italia. Ci piace ricordare, a suo favore, il gran lavoro svolto lontano da Prato, sempre presente in aula quando si doveva assumere l’arduo compito di “pianista”, sempre pronto ad intervenire nella materna Pistoia a partecipare ad ogni manifestazione e/o riunione, sempre pronto a glorificare persone e personaggi, detto alla Totò” che affini ai suoi interessi hanno fatto sì che l’interesse nei confronti del partito a Prato sia calato notevolmente. Speriamo, ma chi vive sperando muore sul cesso, che gli elettori si ricordino di votare, come suggeriva Indro Montanelli, tappandosi il naso.
Cari, amichetti del Blog,mancava solo questa, siete penosamente indigesti, soffrite di una pesante ed inoppotuna gelosia nei confronti di chi con impegno e sacrificio lavora per il bene del partito. Riuscite perfino a mitizzare Il cavaliere mascarato, come da invenzione a striscia. Siete patetici, vi auguro con tutto il cuore di riuscire, ma ne dubito molto, a gioire insieme al presidente Fini, della prossima vittoria elettorale. Con questo vi saluto, non intendo più confrontarmi con chi non sà apprezzare il mondo in cui vive.
Volevo informare che il Senatore, causa i molteplici impegni derivanti dalla su "importante" carica elettiva nazionale, si è dimesso dal Consiglio comunale di Montemerlo. Tuuti cittadini del comune più popoloso della provincia, considerato il suo costante impegno nell'interpetrare il consenso e rappresentare la vera opposizione, rimpiangono la futura mancanza. Una prece.
Oggi 23 Marzo, telegiornale, (parafrasando Mogol) arriva l’On Ministro Matteoli per un aperitivo. Cari candidati e dirigenti attenti a quello che dite, il presidente Fini si potrebbe di nuovo arrabbiare.
Caro Bellini scusa se non mi firmerò ma siccome vedo che tutti gli intervenuti sono anonimi o sotto falso nome mi adeguo all'usanza di questo forum. Che pena vedere tanti dirigenti di AN che sanno solo criticare il partito e fare polemiche. Possibile che non vi vada mai bene niente? Tutto questo astio contro Roberto Ulivi non sarà semplicemente invidia perché qualcuno voleva essere candidato al suo posto? Così facendo si fa solo del disfattismo e si fa vincere la sinistra.
Caro anonimo, ricordandoti che col nuovo sistema elettorale, il proporzionale,tutti corrono contro tutti.Pertanto è candidando Roberto Ulivi che si fa vincere non soltanto la sinistra, ma anche i nostri "alleati". Certamente per determinare la sconfitta elettorale "Robertino" è supportato da buoni compagni di lista.
Bravo anonimo, ha perfettamente ragione, sono tutti gelosi ed invidiosi nei confronti del Senatore. Invece di criticare si avvicinino a noi recandosi al comitato elettorale a lavorare per il partito. Siamo con te.
per correttezza, dato oltretutto che non ha il coraggio di firmarsi, invito l'anonimo a fare i nomi dei dirigenti che secondo lui si impegnano soltanto a criticare. Non mi sembra corretto lanciare il sasso e poi con vigliaccheria nascondere la mano. Mi attendo una risposta
Caro anonimo che mi hai garbatemente e decisamente chiamato in causa per una "tiratina d'orecchie":
sono costretto di nuovo a precisare alcune cose: 1- questo non solo non è un forum ma bensì un blog, ma anche se lo fosse NON sarebbe il forum di AN; 2- su questo blog tutti i visitatori possono liberamente lasciare i propri commenti e possono farlo, se preferiscono, anonimamente o usando un nick-name. Per noi, in verità, è importante ciò che viene detto, non tanto chi lo dice; 3- chi vincerà le prossime elezioni è cosa che ci può, al limite, interessare da un punto di vista meta-politico, ma che non ci appassiona affatto. Le responsabilità in ordine ai risultati elettorali le lasciamo volentieri ad altri soggetti.
Fatta questa doverosa premessa, consentimi di dirti che se tu pensavi a me quando ti riferivi a presunte invidie per la candidatura Ulivi, sappi che io ho già dato. Dalla nascita di AN io sono stato in lista una sola volta alle regionali del 2000. E vale la pena ricordare che in quell'occasione AN ha ottenuto il miglior risultato della sua storia in provincia di Prato. Così come vale la pena ricordare che il sottoscritto è il candidato pratese che ha preso più preferenze di tutti, meglio di me ha fatto solo Fini, e scusa se è poco. Certo oggi AN è diventato un partito-azienda dove il presidente-proprietario sceglie i propri manager i quali a loro volta nominano i dirigenti locali senza nessun criterio meritocratico come se fossero dei dipendenti. Ora, avendo sempre io fatto politica per passione e non per professione non conosco altro metro per misurare il "valore elettorale" di un candidato se non i voti che ha dimostrato di prendere. Mi limito a constatare che Roberto Ulivi, senatore uscente e prossimo deputato, quando si è candidato in elezioni dove ci si può contare, ha preso poche decine di preferenze. Da ciò ne discende che a Prato un bel po' di uomini di AN (tutti potenziali invidiosi...) avrebbero legittimamente meritato più di lui la candidatura. Ogni altra considerazione su "dettagli marginali" quali la capacità, la competenza, la preparazione e inutilità simili la lascio agli utenti. Mi sembra, a onor del vero, che abbiano le idee abbastanza chiare.
L’importanza di essere candidati: Apprendiamo dalla stampa cittadina che l’On. Matteoli nella sua visita elettorale nella nostra città avrà una serie di incontri ad “alto livello” con le istituzioni imprenditoriali pratesi e che si recherà a visitare un’” importante” mostra al Museo Pecci, del quale noi auspichiamo la chiusura immediata, dato l'alto costo sostenuto dai pratesi per mantenerlo. Niente di particolare, se come riportato sempre dalla stampa, il Ministro candidato non fosse accompagnato nei suoi incontri dai soliti “lecca.c..o"”, disinteressandosi di tutti gli altri candidati. Di fatto, questa classe dirigente ha preso il sopravvento, rilegando il candidato asemplice comparsa adatta al solo “riempimento lista” e mai come un'opportunità da utilizzare in chiave politica-propositiva. Questa visione, oligarchica del potere rappresenta ormai una parola d’ordine che nessuno sembra più voler criticare e ci costringe ad accettare nostro malgrado, qualunque provvedimento “politico” purché faccia il bene dei potenti. Il nostro compito deve essere quello di porre al centro dell'azione politica il lavoro di tutti come valore portante. Un rovesciamento di visione, allora, è necessario per affrontare con spirito diverso il futuro del partito.
Mi preme rivolgere un consiglio al Ministro Matteoli, capolista e sicuro eletto al Senato: Altero stai attento, già con un "fiorentino" come primo dei non eletti alle spalle( Marco Cellai) sei riuscito a sfangarla, questa volta si sono coalizzati in 2(Totaro-Cellai). Ti conviene dotarti di amuleti ed anti iella. Tanti auguri
Che Maurizio Bettazzi, responsabile di A.N. a Prato remi contro il partito in queste elezioni era evidente visti i candidati presenti nelle liste, ma sinceramente non pensavamo che il gioco al massacro potesse continuare ancora. Ci riferiamo alla squallida ed indecifrabile lettera, inviata ad iscritti e simpatizzanti nella quale, ritagliano ed incollando, in forma oscena, esaltazioni e meriti del triunvirato Fini- Matteoli- Ulivi, ricorda ed invita al voto per A.N . Pensava certamente, in combutta con il suo vice Parenti, che le candidature di Roberto Ulivi e soci non fossero sufficienti a condurci incontro ad una sconfitta, così ha voluto rincarare la dose apponendo alla ipotizzabile disfatta anche la sua personale firma.
La parola leader deriva dal verbo inglese to lead, che significa guidare, condurre, dirigere. Il leader è colui che sa guidare un gruppo di persone (che vengono definite leds o followers, cioè coloro che seguono); è colui che conduce la squadra al raggiungimento degli obiettivi; è leader colui che non ha dubbi sugli obiettivi da raggiungere e lavora con gli altri per perseguirli. Fini può essere leader il capo di una grande coalizione, può essere leader di una Nazione che assume il comando della situazione in un'emergenza, è leader colui che decide cosa fare e come farlo. Leader, quindi, non è un concetto legato al ruolo della persona, ma un concetto legato a quello che si fa e, soprattutto, a come lo si fa. Ecco perché oggi il termine leader non é adatto al Presidente di A.N., perché ha passato gli anni di questa legislatura a rimorchio ed all’ombra di Silvio Berlusconi, Certamente il raggiungimento del dicastero degli Esteri ha condizionato, in senso negativo, la sua e nostra vita politica. Le affermazioni di questi giorni sul futuro della leadership in caso, assai remoto, di vittoria elettorale dimostra che è soltanto leader come il bambino che stabilisce le regole di un gioco. Data questa definizione, viene da pensare che tutti possono essere leader in determinate situazioni o in momenti specifici della propria vita, ma sicuramente non tutti hanno la capacità per esserlo, non tutti possiedono quelle che comunemente si definiscono «doti di leadership».
"Siamo un paese in campagna elettorale permanente. Certo, viviamo una campagna elettorale permanente perché siamo geneticamente il paese del "Vota Antonio", dei manifesti improbabili, delle aspirazioni impossibili e, in definitiva, del velleitarismo elettorale più smaccato e divertente."
"I partiti hanno assegnato i seggi che ritenevano certi a candidati che devono poter tenere insieme tutto l'arco possibile dei consensi, quindi delle differenze, col proliferare esilarante di cavalli alati, gatti cagneschi, ossimori, ibridazioni e opportunismi, tutto e il contrario di tutto riassunti nello stesso nome"
"Le candidature eccentriche assurgono a livello di metafora, le gerontocrazie, i neopopulismi, i familismi amorali anni Duemila, la sudditanza alla tv e la nuova sudditanza della tv, il potere dei soldi, la cialtroneria e la seriosità, lo spettacolo e i poveri cristi, lo sport e i corpi, nudi, rifatti, transessuali... Candidati, tutti."
Sono alcuni brani del libro "Votantonio" (pensa un po'!) - Viaggio nell'Italia elettorale - di Jacopo Iacoboni, giornalista a "La Stampa", edito da Donzelli editore - Marzo 2006 - € 12,90
Berlusconi-Della Valle in Confindustria a Vicenza:
RispondiEliminaScontro fra padroni, Alemanno, grande miracolato della politica, si dissocia dall'unico politico di centro-destra che ha il coraggio di chiamare i comunisti con il loro vero nome. Ha dimenticato il buon Alemanno, schierandosi con i vertici della organizzazione dei padroni, di esssere il leader insieme allo "spione" Storace, della parte più sociale di A.N.
Continuiamo così e vedremo che bel successo.
Nella pagina locale del quotidiano Il Tirreno, giornale di chiara ispirazione catto-comunista, abbiamo avuto l’opportunità di scoprire i meriti dell’ex Senatore, ex Farmacista, ex Federale di Pistoia, ex Rautiano, attuale unico consigliere di A.N., dato che per suo suggerimento(mossa molto astuta) il secondo eletto con i nostri voti ,ha trasmigrato verso altre liste al comune di Montemurlo ed ora candidato alla Camera dei Deputati con il n. 5 (in quota elezione) Roberto Ulivi.
RispondiEliminaNella intervista il nostro candidato a ricordato a tutti noi il grande lavoro svolto al Senato per il bene di Prato.
Sinceramente non riusciamo, nonostante tutti i nostri sforzi, a ricordarci di Lui, dopo molte promesse elettorali una volta raggiunto con fatica lo scranno di Palazzo Madama, si è velocemente rintanato nelle stanze di quello che doveva essere il suo ufficio di rappresentanza, dove per altro ha brillato per la sua continua assenza, lasciandosi rappresentare da un personaggio, Mario, le cui capacità intellettive sono note a tutti e che lasciano molto a desiderare.
Colui che ambisce a rappresentarci, ancora una volta, al parlamento nazionale è colui che in combutta con i dirigenti pratesi di A.N. non è stato capace di intervenire, se non consideriamo le etichette, a favore delle industrie minacciate dalla conquista cinese in città, oltretutto prendendo le distanze dai giovani di A.N. che distribuivano polemicamente i “passaporti” per l’ingresso nel quartiere cinese più numeroso d’Italia.
Ci piace ricordare, a suo favore, il gran lavoro svolto lontano da Prato, sempre presente in aula quando si doveva assumere l’arduo compito di “pianista”, sempre pronto ad intervenire nella materna Pistoia a partecipare ad ogni manifestazione e/o riunione, sempre pronto a glorificare persone e personaggi, detto alla Totò” che affini ai suoi interessi hanno fatto sì che l’interesse nei confronti del partito a Prato sia calato notevolmente.
Speriamo, ma chi vive sperando muore sul cesso, che gli elettori si ricordino di votare, come suggeriva Indro Montanelli, tappandosi il naso.
Cari, amichetti del Blog,mancava solo questa, siete penosamente indigesti, soffrite di una pesante ed inoppotuna gelosia nei confronti di chi con impegno e sacrificio lavora per il bene del partito.
RispondiEliminaRiuscite perfino a mitizzare Il cavaliere mascarato, come da invenzione a striscia.
Siete patetici, vi auguro con tutto il cuore di riuscire, ma ne dubito molto, a gioire insieme al presidente Fini, della prossima vittoria elettorale.
Con questo vi saluto, non intendo più confrontarmi con chi non sà apprezzare il mondo in cui vive.
Volevo informare che il Senatore, causa i molteplici impegni derivanti dalla su "importante" carica elettiva nazionale, si è dimesso dal Consiglio comunale di Montemerlo.
RispondiEliminaTuuti cittadini del comune più popoloso della provincia, considerato il suo costante impegno nell'interpetrare il consenso e rappresentare la vera opposizione, rimpiangono la futura mancanza.
Una prece.
LA POLITICA E' VERGOGNOSA....
RispondiEliminaNon è la politica che è vergognosa, sono alcuni politici che sono vergognosi.
RispondiEliminaOggi 23 Marzo, telegiornale, (parafrasando Mogol) arriva l’On Ministro Matteoli per un aperitivo.
RispondiEliminaCari candidati e dirigenti attenti a quello che dite, il presidente Fini si potrebbe di nuovo arrabbiare.
Caro Bellini
RispondiEliminascusa se non mi firmerò ma siccome vedo che tutti gli intervenuti sono anonimi o sotto falso nome mi adeguo all'usanza di questo forum.
Che pena vedere tanti dirigenti di AN che sanno solo criticare il partito e fare polemiche. Possibile che non vi vada mai bene niente? Tutto questo astio contro Roberto Ulivi non sarà semplicemente invidia perché qualcuno voleva essere candidato al suo posto? Così facendo si fa solo del disfattismo e si fa vincere la sinistra.
Ma la "mostra" che il Ministro, notoriamante di bocca buona, deve visitare non sarà mica la nostra candidata vaianese?
RispondiEliminaCaro anonimo,
RispondiEliminaricordandoti che col nuovo sistema elettorale, il proporzionale,tutti corrono contro tutti.Pertanto è candidando Roberto Ulivi che si fa vincere non soltanto la sinistra, ma anche i nostri "alleati".
Certamente per determinare la sconfitta elettorale "Robertino" è supportato da buoni compagni di lista.
Bravo anonimo, ha perfettamente ragione, sono tutti gelosi ed invidiosi nei confronti del Senatore. Invece di criticare si avvicinino a noi recandosi al comitato elettorale a lavorare per il partito. Siamo con te.
RispondiEliminaper correttezza, dato oltretutto che non ha il coraggio di firmarsi, invito l'anonimo a fare i nomi dei dirigenti che secondo lui si impegnano soltanto a criticare. Non mi sembra corretto lanciare il sasso e poi con vigliaccheria nascondere la mano.
RispondiEliminaMi attendo una risposta
Caro anonimo che mi hai garbatemente e decisamente chiamato in causa per una "tiratina d'orecchie":
RispondiEliminasono costretto di nuovo a precisare alcune cose:
1- questo non solo non è un forum ma bensì un blog, ma anche se lo fosse NON sarebbe il forum di AN;
2- su questo blog tutti i visitatori possono liberamente lasciare i propri commenti e possono farlo, se preferiscono, anonimamente o usando un nick-name. Per noi, in verità, è importante ciò che viene detto, non tanto chi lo dice;
3- chi vincerà le prossime elezioni è cosa che ci può, al limite, interessare da un punto di vista meta-politico, ma che non ci appassiona affatto. Le responsabilità in ordine ai risultati elettorali le lasciamo volentieri ad altri soggetti.
Fatta questa doverosa premessa, consentimi di dirti che se tu pensavi a me quando ti riferivi a presunte invidie per la candidatura Ulivi, sappi che io ho già dato.
Dalla nascita di AN io sono stato in lista una sola volta alle regionali del 2000. E vale la pena ricordare che in quell'occasione AN ha ottenuto il miglior risultato della sua storia in provincia di Prato. Così come vale la pena ricordare che il sottoscritto è il candidato pratese che ha preso più preferenze di tutti, meglio di me ha fatto solo Fini, e scusa se è poco.
Certo oggi AN è diventato un partito-azienda dove il presidente-proprietario sceglie i propri manager i quali a loro volta nominano i dirigenti locali senza nessun criterio meritocratico come se fossero dei dipendenti.
Ora, avendo sempre io fatto politica per passione e non per professione non conosco altro metro per misurare il "valore elettorale" di un candidato se non i voti che ha dimostrato di prendere. Mi limito a constatare che Roberto Ulivi, senatore uscente e prossimo deputato, quando si è candidato in elezioni dove ci si può contare, ha preso poche decine di preferenze. Da ciò ne discende che a Prato un bel po' di uomini di AN (tutti potenziali invidiosi...) avrebbero legittimamente meritato più di lui la candidatura.
Ogni altra considerazione su "dettagli marginali" quali la capacità, la competenza, la preparazione e inutilità simili la lascio agli utenti. Mi sembra, a onor del vero, che abbiano le idee abbastanza chiare.
L’importanza di essere candidati:
RispondiEliminaApprendiamo dalla stampa cittadina che l’On. Matteoli nella sua visita elettorale nella nostra città avrà una serie di incontri ad “alto livello” con le istituzioni imprenditoriali pratesi e che si recherà a visitare un’” importante” mostra al Museo Pecci, del quale noi auspichiamo la chiusura immediata, dato l'alto costo sostenuto dai pratesi per mantenerlo.
Niente di particolare, se come riportato sempre dalla stampa, il Ministro candidato non fosse accompagnato nei suoi incontri dai soliti “lecca.c..o"”, disinteressandosi di tutti gli altri candidati.
Di fatto, questa classe dirigente ha preso il sopravvento, rilegando il candidato asemplice comparsa adatta al solo “riempimento lista” e mai come un'opportunità da utilizzare in chiave politica-propositiva.
Questa visione, oligarchica del potere rappresenta ormai una parola d’ordine che nessuno sembra più voler criticare e ci costringe ad accettare nostro malgrado, qualunque provvedimento “politico” purché faccia il bene dei potenti.
Il nostro compito deve essere quello di porre al centro dell'azione politica il lavoro di tutti come valore portante.
Un rovesciamento di visione, allora, è necessario per affrontare con spirito diverso il futuro del partito.
Mi preme rivolgere un consiglio al Ministro Matteoli, capolista e sicuro eletto al Senato:
RispondiEliminaAltero stai attento, già con un "fiorentino" come primo dei non eletti alle spalle( Marco Cellai) sei riuscito a sfangarla, questa volta si sono coalizzati in 2(Totaro-Cellai).
Ti conviene dotarti di amuleti ed anti iella.
Tanti auguri
GRANDE VINCENZO.....DA SEMPRE E PER SEMPRE CON TE!!!!
RispondiEliminaG.B.
Che Maurizio Bettazzi, responsabile di A.N. a Prato remi contro il partito in queste elezioni era evidente visti i candidati presenti nelle liste, ma sinceramente non pensavamo che il gioco al massacro potesse continuare ancora.
RispondiEliminaCi riferiamo alla squallida ed indecifrabile lettera, inviata ad iscritti e simpatizzanti nella quale, ritagliano ed incollando, in forma oscena, esaltazioni e meriti del triunvirato Fini- Matteoli- Ulivi, ricorda ed invita al voto per A.N .
Pensava certamente, in combutta con il suo vice Parenti, che le candidature di Roberto Ulivi e soci non fossero sufficienti a condurci incontro ad una sconfitta, così ha voluto rincarare la dose apponendo alla ipotizzabile disfatta anche la sua personale firma.
Bettazi chi? il vice di Bini.
RispondiEliminaAbbiamo capito!
Al peggio non c'è mai "Fini"
Fini è un leader:
RispondiEliminaLa parola leader deriva dal verbo inglese to lead, che significa guidare, condurre, dirigere.
Il leader è colui che sa guidare un gruppo di persone (che vengono definite leds o followers, cioè coloro che seguono); è colui che conduce la squadra al raggiungimento degli obiettivi; è leader colui che non ha dubbi sugli obiettivi da raggiungere e lavora con gli altri per perseguirli.
Fini può essere leader il capo di una grande coalizione, può essere leader di una Nazione che assume il comando della situazione in un'emergenza, è leader colui che decide cosa fare e come farlo.
Leader, quindi, non è un concetto legato al ruolo della persona, ma un concetto legato a quello che si fa e, soprattutto, a come lo si fa.
Ecco perché oggi il termine leader non é adatto al Presidente di A.N., perché ha passato gli anni di questa legislatura a rimorchio ed all’ombra di Silvio Berlusconi,
Certamente il raggiungimento del dicastero degli Esteri ha condizionato, in senso negativo, la sua e nostra vita politica.
Le affermazioni di questi giorni sul futuro della leadership in caso, assai remoto, di vittoria elettorale dimostra che è soltanto leader come il bambino che stabilisce le regole di un gioco.
Data questa definizione, viene da pensare che tutti possono essere leader in determinate situazioni o in momenti specifici della propria vita, ma sicuramente non tutti hanno la capacità per esserlo, non tutti possiedono quelle che comunemente si definiscono «doti di leadership».
"Siamo un paese in campagna elettorale permanente. Certo, viviamo una campagna elettorale permanente perché siamo geneticamente il paese del "Vota Antonio", dei manifesti improbabili, delle aspirazioni impossibili e, in definitiva, del velleitarismo elettorale più smaccato e divertente."
RispondiElimina"I partiti hanno assegnato i seggi che ritenevano certi a candidati che devono poter tenere insieme tutto l'arco possibile dei consensi, quindi delle differenze, col proliferare esilarante di cavalli alati, gatti cagneschi, ossimori, ibridazioni e opportunismi, tutto e il contrario di tutto riassunti nello stesso nome"
"Le candidature eccentriche assurgono a livello di metafora, le gerontocrazie, i neopopulismi, i familismi amorali anni Duemila, la sudditanza alla tv e la nuova sudditanza della tv, il potere dei soldi, la cialtroneria e la seriosità, lo spettacolo e i poveri cristi, lo sport e i corpi, nudi, rifatti, transessuali...
Candidati, tutti."
Sono alcuni brani del libro "Votantonio" (pensa un po'!) - Viaggio nell'Italia elettorale - di Jacopo Iacoboni, giornalista a "La Stampa", edito da Donzelli editore - Marzo 2006 - € 12,90