Ecco le liste dei candidati per la Toscana, in ordine di presentazione fino al primo pratese (in maiuscolo).
Questa è AN
= CAMERA =
Fini Gianfranco
Migliori Riccardo
Martinelli Marco
Perina Flavia
Ulivi Roberto
Martini Luigi
Bianconi Maurizio
Ravenni Franco
Bechi Paolo
Rosso Lorenzo
Stanca Marcello
Silvestri Silvia
Di Vincenzo Rolando
Petrucci Diego
Donzelli Giovanni
BANCHELLI GIANLUCA
= SENATO =
Matteoli Altero
Mugnai Franco
Totaro Achille
Cellai Marco
Baudone Giuliana
Ronchieri Ezio
Meucci Marco
BETTAZZI MAURIZIO
Roberto Ulivi “uno di noi”?
RispondiEliminaDa Senatore non ha certamente lasciato una grande traccia del suo lavoro mostrandosi, spesso, molto disattento sull’importanza del suo ruolo per l’economia della città.
Oggi però, nell’interesse di ognuno, tutti siamo chiamati a non lasciarsi
sfuggire l’opportunità che c’è presentata: quella di avere nella
prossima legislatura un Parlamentare che, dovrebbe, ben conosce i nostri problemi.
L’impegno deve coinvolgere tutti.
Una volta tanto guardiamo ai nostri interessi, lasciando da parte inutili polemiche per quello che poteva fare e non ha fatto.
E vista la possibilità di essere direttamente rappresentati in Parlamento
non lasciamocela sfuggire, "Uno di Noi" deve essere presente nel luogo dove
le leggi si formano. Supportiamo chi si sta rimettendo in gioco per
assicurare al nostro mondo una presenza operativa che è risultata mancante nel passato.
L'unico progetto realistico dovrebbe essere quello di mandarne a casa il maggior numero possibile; operazione finalmente attuabile grazie alla nuova legge elettorale che consente di votare utilmente per la coalizione al di fuori dei partitoni; chi vota Alternativa Sociale o Fiamma tricolore ottiene un doppio risultato: aiuta la vittoria del centrodestra e nel medesimo tempo contribuisce a far piazza pulita degli indecenti personaggi di AN e degli altri agglomerati di interessi e di ipocrisie.
RispondiEliminaVisti tutti aspiranti candidati proposti dalla presidenza pratese per la lista alle prossime elezioni, mi viene spontaneo affermare che il “Principe” o chi per Lui ha deciso l’ordine di lista ha fatto “buon viso a cattiva sorte”.
RispondiEliminaPresentare personaggi insignificanti e sconosciuti all’elettorato, riciclando ”mister 100 preferenze” spacciandolo per dirigente di “gran peso” dell’attività sportiva regionale, candidare una Dottoressa, il cui unico pregio e quello d’essere “donna” ed il merito di aver rappresentato A.N. in un consiglio comunale della vallata, dove nessuno si ricorda del suo lavoro, vuol dire. come altri prima di me hanno paventato, che Prato “boicotta le elezioni”.
Ed allora, largo agli amici del “Principe” anche se considerati “invasori barbari”, ma certamente più capaci ed avvezzi a rappresentare la nostra parte politica nell’assemblea legislativa nazionale.
Cari fratelli, vedo che continuate a criticare le scelte del “Principe” osate polemici come sempre, definire il Dottor Ulivi come rappresentante della “odiata” Pistoia, mentre omettete qualsiasi commento nei confronti del “giovine” Banchelli, che come rappresentante della “gioventù regionale” avrebbe, certamente meritato una maggiore attenzione da parte del “designatore” per la posizione in lista e non relegato, se pur “primo” dei pratesi, in una posizione anonima.
RispondiEliminaMa, se il Presidente Fini, ha preferito soprapporli tanti altri candidati avrà avuto certamente le sue buone ragioni, non ritenendolo credibile e non riconoscendoli il suo misero ruolo al pari, secondo voi, degli altri pratesi.
Ho la convinzione e passatemi la presunzione di ritenere l’ordine della lista dei candidati una buona lista, rappresentativa di tutte le realtà "corrette" del nostro partito e riconoscente degli impegni sostenuti da parte di tutti i candidati preposti alla sicura elezione.
Mi preme ricordarvi, inoltre, che la vittoria della lista è la vittoria di tutti noi.
Fate si di essere integrante della vittoria?
Si ricava dal portale di A.N.
RispondiEliminaIn Primo Piano
Alleanza nazionale parla solo di programmi. Le polemiche le lascia agli altri partiti, ovvero a quelli de L'Unione «che sono divisi su tutto». Gianfranco Fini è appena arrivato al Delfino per pre¬sentare i candidati in Puglia di AN alla Camera e al Senato.
Prima, pero, una breve tappa alla toilette?
Forse la lista, come in Toscana, faceva cacare?
Superciuck
AN: FINI UFFICIALIZZA LA CANDIDATURA DELL’AVV. GIULIA BONGIORNO
RispondiEliminaNon sono tardati i commenti positivi di esponenti del partito di via della Scrofa. Il ministro Altero Matteoli ha accolto “con grande soddisfazione” la notizia della candidatura dell’avv. Bongiorno, aggiungendo che “con la sua grande capacità professionale e la sua cultura giuridica, potrà dare un importante contributo all’attività legislativa del prossimo Parlamento”.
Contento il"Ministro",visto le personalità femminili presenti nelle liste della sua Toscana.
Vi siete "scordati" i candidati della Fiamma Tricolore e di Alternativa Sociale. Capisco che avere qualcuno alla vostra destra vi dia fastidio ma anche questi due partiti fanno parte della coalizione (per Berlusconi non per altri) e poi per essere più a destra di AN ci vuole davvero poco.
RispondiEliminaCarissimi amici del Cerchio, vorrei fare una precisazione sulla composizione della lista Toscana.
RispondiEliminaGianfranco Fini è il diretto responsabile dei primi sei nomi della lista. l'On. Riccardo Migliori e i cosidetti YES-MAN (presidenti provinciali)sono i responsabili di tutto quello che viene dopo.
L'ordine in graduatoria si è formato così:
1) a chi sborsava di più (in prima persona, o chi per lui)
ovvero da Bianconi a Silvestri non compresa)
2) a chi aveva migliori appoggi romani (da Silvestri a Petrucci)
3) a chi non poteva non essere candidato (Donzelli, presidente nazionale di Azione Universitaria, e Banchelli, coordinatore regionale di Azione Giovani)
4) candidare gli amici degli amici, tanto chi se ne frega delle gerarchie( da Capecchi a Agresti non compreso)
5) candidare il resto del mondo che ha fracassato le palle pur di essere in lista ( da Agresti fino all'ultimo in lista, in rigoroso ordine alfabetico)
Tutto questo facendo incazzare tutti e accontentando solo i servi del padrone, in culo al partito, in culo agli iscritti, in culo alla rappresentanza territoriale!!!
Questo è quanto amici miei, nessuna logica meritocratica, le capacità èersonali non contano, conta solo il portafogli e la lingua lunga e profumata!
Spia 77
Per fiamma tricolore e per quanti si fossero posti il medesimo interrogativo circa la mancanza delle liste di candidati dei partiti di Romagnoli e della Mussolini: non c'è stata da parte nostra nessuna volontà discriminatoria nei confronti di due forze politiche che (siamo consapevoli) fanno parte a pieno titolo della coalizione di centrodestra. Solo ammettiamo una nostra lacuna: salvo i due leader nazionali non conosciamo nessun candidato e quindi non sappiamo se vi siano pratesi in lista, cosa che era l'oggetto della nostra ricerca. Se fiamma tricolore o qualche altro utente è in grado di segnalarceli saremo ben lieti di inserire anche le due liste mancanti.
RispondiEliminaPer quel che riguarda la considerazione di quanto poco occcorra per essere più a destra di AN, benché la cosa non ci tocchi minimamente, non possiamo che condividere.
Ma fatela finita:
RispondiEliminaFiamma Tricolore, reduci e scarti del Congreso di Fiuggi;
Alternativa Sociale: figlia di una attricetta fallita e taroccatora di firme per le regionali, dovrebbe ricordarsi di ringraziare il Presidente per averla fatta uscire dall'anonimato in cui hera nascosta benchè nipote del DUCE.
Ed allora non continuate a cercare visibilità gratuita, a destra di A.N. esiste politicamente il vuoto.
Ehi Mandrake, vedi se riesci a far sparire le tracce degli spioni di Marrazzo e della Mussolini....
RispondiEliminaEhi Mandrake, non ci sei riuscito a far sparire gli spioni e anzi Ciccio si è dovuto dimettere....
RispondiEliminaRingraziate Fiamma Tricolore che con la sua manifestazione a Milano ha indotto quei coglioni di autonomi a fare tutto quel casino, provvidenziale per far distogliere un po' l'attenzione da Storhacker!
Considerare gli "Autonomi di Milano dei coglioni, è sintomo di sottocultura polica. Gli autononmi sono parte integrante di una visione politica di sinistra che dopo aver perso le frange estreme come Autonomia operaia e brigate rosse, si affida a gruppi ben organizzati ed economicamente foraggiati pronti a scatenare incidenti e distruzioni atte a legittimare tutta la sinistra catto-comunista.
RispondiEliminaPertanto non crediate che gli incidenti di Milano siano frutto soltanto della piccola manifestazione organizzata dai cosidetti "neo fascisti" che riesconno a sfilare protetti dagli scudi e lacrimogeni della polizia di stato.
Non crediate, poveri illusi" che "Ciccio" il cui solo errore è stato quello di denunciare le firme false della Mussolini, possa essere difeso da manifestazioni di "neo fascisti" e conseguenti disordini degli autonomi.
Non scerziamo, la politica è altra cosa.
Mi preme precisare che la mia formazione culturale e politica mi permette d’essere tollerante nei confronti di tutte le formazioni politiche che rispettino le elementari regole della democrazia.
RispondiEliminaMa essendo di destra, con D maiuscola, non ritengo molto edificante, per la nostra parte politica, la gazzarra televisiva inscenata a porta a porta dalla Sig.ra Mussolini.
Non credo che sia un difetto essere fascista, anche se tale definizione è frutto del caso, essere nipote del Duce, ma affermare che “meglio essere fascisti che froci” dimostra intolleranza nei confronti di persone che a causa di cromosomi o di scelte del tutto personali hanno scelto di non appartenere al sesso di cui sono forniti.
Devo ricordare alla “signora” che il rispetto delle persone non deve mancare mai, considerando oltretutto che i voti dei “froci” valgono quanto quelli dei “fascisti”, e considerando che molto probabilmente i “diversi” sono di più dei suoi seguaci, bisognerebbe avere anche politicamente una visione più ampia.
Mi preme inoltre ricordare che il motto Dio-Patria-Famiglia, tanto osannato nel passato regime del nonno, non mi risulta molto rispettato essendosi divorziata dal legittimo consorte.
Inoltre se a quanto sopra sommiamo le ultime vicende “politico-giudiziare” che per colpa della “nipotina contraffattrice di firme “contro A.N. ed il suo candidato Storace, mi porta a considerare giuste le posizioni del Presidente Fini, che nel corso di questi ultimi anni ha sempre tenuto a precisare di non considerare la Mussolini e la sua Alternativa Sociale, una forza seria con cui condividere percorsi politici ed alleanze elettorali.
Capisco che all'ambiguo Domenica Pasquale gli insulti ai finocchi possano dare noia, ma da qui all'accusare Alessandra Mussolini dei guai di Ciccione ce ne corre...se si è cosi fave da usare metodi da Kgb e poi farsi beccare sono tutti cazzi suoi e del vate suo capo.
RispondiEliminaIl ritenere segno di civiltà, il rispetto, che non deve mai mancare, nei confronti delle persone a prescindere delle scelte di vita che ognuno a diritto di preferire, mi duole che ancora vi siano persone incapaci, per scelta o per stupidità, di capire che il mondo non è formato solamente dal bianco o nero, ma si compone di molte e varie sfumature.
RispondiEliminaCertamente chi si incaponisce a considerare “ inferiore” qualunque diversità dal suo gretto modo di pensare e vedere il mondo, non ha capito che il mondo gira e non si ferma ad aspettarlo.
Continuare a considerare la propria “vate” Mussolini, persona seria ed affidabile non considerando il suo ruolo politico marginale e distruttivo nei confronti di una destra moderna e capace di governare le sorti della nazione, dimostra soltanto ottusità, rancore e la incapacità di diventare protagonista del suo tempo.
Consiglio inoltre ai “duri e puri” di guardare con occhio attento e non velato dal “prosciutto, come si dice in Toscana, all’interno del proprio partito, per accorgersi di trovarsi con qualche brutta compagnia.
Campeggia sui cartelloni elettorali le giganti effigi degli On. Fini e Matteoli, con lo slogan:
RispondiEliminaITALIA più SICURA:
N’è proprio sicuro il vice-premier, provatelo a chiederlo ai cittadini milanesi che si sono trovati in balia di circa 200 criminali comunisti , a cui le forze dell’ordine, in numero nettamente maggiore, non sono state capaci di impedirli di mettere a ferro e fuoco una parte della loro città, con danneggiamenti di auto e negozi.
La sicurezza dei cittadini dovrebbe essere l’interesse fondamentale delle istituzioni, senza vacillamenti applicando i metodi e azioni atti a far rispettare il pieno rispetto delle vigenti leggi.
Siamo stanchi On. Fini di vedere le facce sorridenti e gaudenti di chi viaggia e vive con i privilegi del proprio status.
Ameno il Presidente del consiglio ha il coraggio di chiamare i comunisti con il loro nome, ha la decenza di andarsene da un confronto televisivo dove una “passionaria rossa” gli impediva di esprimere le proprie considerazioni .
Si desidererebbe, On. Fini, vedere anche da parte sua, gesti così decisi nei confronti dei nostri avversarie e non un perbenismo da vecchio democristiano.
Ci permetta di chierle: meno sorrisi e più fatti concreti.
per vermilimguo
RispondiEliminaParole "SANTE"
Bravo!!!!!
I candidati pratesi verranno presentati alla popolazione da Maurizio Gasparri, uno degli amici al bar, come direbbe Benigni:
RispondiEliminac'e da schiantare dal piangere.
Chi rimproverava a Giorgio Almirante di essere a capo di un partito di nostalgici, l’allora segretario del M.S.I. rispondeva che lui ed i suo sostenitori erano nostalgici sì ma del futuro.
RispondiEliminaDopo aver visto ed ascoltato il dibattito” scontro” di ieri sera fra Berlusconi e Prodi, il primo tirava avanti snocciolando numeri e cifre che molti italiano non comprendono, il secondo con la sua “facciona da mortadella” rispondeva con tono serafico e maniere da pretonzolo di campagna inneggiando alla futura felicità, mi sento un nostalgico del passato:
“nostalgico” delle vecchie tribune elettorali dove i vari leader dei partiti, con piglio deciso sorretti dalle loro ideologie, si confrontavano a viso aperto senza domande e temi preconfezionati, senza moderatori che non avevano soltanto il compito di fare i cronometristi, con slanci polemici che interessavano e appassionavano i telespettatori.
Quale misero prodotto hanno confezionato i due contendenti, se non sono riusciti neppure a dare risposte per domande così banali come “le quote rosa” dimenticandosi o non avendo il coraggio di affermare che le donne devono avere gli stessi diritti e doveri a secondo delle loro capacità, senza aver bisogno di leggi protezioniste.
Mi aspettavo molta più grinta da parte di chi si ricandida a guidare l’alleanza di centro-destra che non può e limitarsi ad accusare il Professore di essere soltanto un uomo di facciata, ricevendo per tutta risposta in modo eclesiale di "avere più rispetto".
Ma alla fine - al di là della "pagella" ai leader - se il confronto doveva servire a orientare le scelte di chi è indeciso, ha lasciato gli indecisi nella indecisione.
Leggo e commento:
RispondiElimina20 Marzo 2006 ore 21,00, presso Hotel Datini, organizzato dai circoli "Libero e Olimpia" incontro con il Senatore Ulivi ed i candidati pratesi Sebastiano Campo e Maurizio Bettazzi. Sport, giovani e politiche femminili, saranno i temi della serata. Interverranno Edoardo Faggi e Sandra Innocenti.
Siamo tutti precettati?
Non possiamo "tassativamente" far mancare la presenza difronte a così importanti candidati, persone la cui identità, a parte forse l'ex Senatore, del tutto sconosciuti alla maggioranza degli elettori.
Ci piacerebbe sapere chi avrà l'onore e l'onere di sviluppare i temi sopra esposti, conoscendo l'incapacità che i suddetti candidati hanno nel mettere insiemo una frase compiuta.
Inoltre il candidato "donna" non presenzia, si è già eclissato, in barba alle quote rosa, o è ritenuta incapace ed inutile al pari degli altri.
Ai presnti in piazza, le mie più vive condoglianze
Ecco i soliti disfattisti: il partito è una Fede non si discute.. si Ama.
RispondiElimina.....si è fatto notare la mancanza della donna, ma quella dei giovani? Chi tra Bettazzi, Campo e Ulivi esporrà le tesi del movimento giovanile? Forse Bettazzi candidato al Senato (dove i giovani non votano!!), Forse Ulivi prossimo alla pensione!?!?!?, o forse Campo "capace dirigente sportivo"!!!!!!!
RispondiEliminaOPS nessuno ha pensato a Banchelli, ma che volete che si dica, è solo un giovane che nella sua attività politica fà solo il COORDINATORE REGIONALE di AZIONE GIOVANI.
spia77
Allora dico la mia sui candidati di AN in Toscana.
RispondiEliminaFINI: fuori concorso. E’ candidato in tutte le regioni e lascerà il posto ai suoi tirapiedi.
MIGLIORI: il più grande imbroglio della destra toscana. Molto abile e capace solo per i suoi interessi personali, non ha mai fatto niente per il partito e soprattutto non l’ha mai fatto gratis. Era un democristiano anche quando militava (si fa per dire) nel MSI.
MARTINELLI e PERINA: due paracadutati. Che c’entrano con la Toscana? E poi non c’erano donne all’altezza in nessuna delle dieci province?
ULIVI: il premio all’incompetenza. Una persona senza nessuna capacità ricordato come parlamentare solo per essere stato pizzicato a fare il “pianista”. Ora viene promosso dal Senato alla Camera per l’amorevole intervento del suo protettore Matteoli.
MARTINI: sarebbe un altro paracadutato, ma soprattutto sarebbe miracolato per la terza volta dopo che Fini gli ha regalato due legislature in parlamento. Non si conoscono di costui doti particolari, salvo quella di aver giocato (dice) trenta anni fa nella Lazio. E chi se ne frega?
BIANCONI: questo invece dal MSI se ne andò negli anni più duri per tornare, bello e riciclato, con la nascita di AN. Invece di mettergli in mano pennello e secchio di colla lo fecero subito consigliere regionale. A causa della sua mentalità da capobastone democristiano, da quando è diventato capogruppo in Regione non fa che perdere consiglieri.
Una parola sul candidato al Senato Altero MATTEOLI: come ha efficacemente detto il blogger, non gli affideremmo l’amministrazione di un condominio. Ha raggiunto il potere vantandosi della sua “berlusconità”, ma è agli antipodi del politico ideale per Berlusconi: deve essere laureato e lui non lo è; deve parlare l’inglese e lui parla male anche l’italiano; deve avere avuto successo nella sua professione e lui non ha mai fatto un cazzo; deve avere un look accattivante e lui è brutto da fare paura. Per quali imperscrutabili motivi un essere del genere possa diventare ministro è uno dei grandi misteri irrisolti della seconda repubblica.
Attenzione! Attenzione!
RispondiEliminaho fatto una piccola ricerca sui candidati di AN!
Come volevasi dimostrare, grazie a questa nuova legge elettorale, e grazie alla "democrazia" che quida il nostro partito, quasi l'ottanta per cento dei parlamentari verrà rieletto sicuramente!!!!!!!!
Alla faccia del ricambio generazionale e del rinnovamento dell'azione politica.
spia77
Ancora una breve considerazione su quanto poco conti Prato in Alleanza Nazionale:
RispondiEliminaabbiamo visto che il miglior "piazzamento" di un pratese è andato al commissario provinciale Maurizio Bettazzi, ottavo nella lista per il Senato. Poiché realisticamente AN eleggerà due senatori, le speranze di Bettazzi di agguantare lo scranno parlamentare sono strettamente legate al verificarsi di una vera e propria ecatombe, magari un'epidemia di aviaria.
Capolista al Senato è Matteoli, padre-padrone del partito in Toscana, e vista l'autorevolezza di tale personaggio la cosa ci può stare.
Al secondo posto il senatore uscente e aspirante al rientro Mugnai, di Grosseto, e anche questo ci può stare.
Al terzo posto, noblesse oblige, deve esserci un fiorentino, e facciamoci stare pure questo. Ma perché due fiorentini - Totaro e Cellai - in fila?
Dopo i candidati del capoluogo poteva mancare la prima donna, tra l'altro di una provincia come Lucca dove AN ha ottime percentuali? Vada anche questa.
Ma per quale motivo, se non per un'evidente sudditanza della provincia di Prato, Maurizio Bettazzi lo dobbiamo trovare non solo dietro allo sconosciuto Marco Meucci ma, soprattutto, due posizioni dopo Ezio Ronchieri? Forse perché quest'ultimo è il portaborse di Matteoli? O forse per i brillanti risultati elettorali di AN in quel di Massa, dove il bravo Ronchieri è riuscito a trascinare la federazione da lui diretta verso percentuali inferiori a quelle del vecchio MSI?
Sembrerebbe una sorta di meritocrazia "a rovescio", dove chi ottiene i peggiori risultati viene premiato. Ma forse non è neppure così, perché altrimenti Bettazzi che ha condotto AN al tracollo elettorale alle regionali dell'anno scorso sarebbe già diventato ministro.
I vari candidati pratesi considerando la loro posizione nelle liste, potrebbero organizzare in futuro una bella cena sulle collina di Monte Mario a Roma. Non auguriamo "sciagure" a nessuno, ma chi sà.
RispondiEliminaGiudicando chi doveva rappresentare la provincia di Prato nella segreteria regionale quando si assegnavano le posizioni nelle liste, ci accorgiamo di essere rappresentati da un’inettitudine.
RispondiEliminaDivenuto “commissario” per grazia ricevuta, dopo aver abbandonato e rinnegato il suo predecessore Gianluca Bini, pace all’anima sua politicamente, non poteva e non voleva creare condizioni ostili nei confronti dei vari Monsignori e Viceré Toscani nella pia, illusione che in un prossimo, ma improbabile, congresso sia mantenuto alla giuda del partito.
Forse i candidati pratesi si accontentano delle posizioni ottenute, ritenendosi baciati dalla fortuna e dalla predilezione nei confronti di altri ben più meritevoli aspiranti “onorevoli”, non capendo, e come potevano, di essere soltanto strumenti di un Ammammaluccuto, come avrebbe definito Maurizio Bettazzi lo scrittore comunista Andrea Camilleri:
Traduzione:da mammalucco, voce popolare di mamelucco solo nel senso di sciocco, goffo. Perciò, potrebbe valere: chi rimane sbalordito con faccia da sciocco
La differenza fra un grande ed un piccolo partito si denota dalla organizzazione che ognuno di esso è capace di esprimere.
RispondiEliminaLa capacità di mobilitazione delle masse, termine comunista, fa la differenza.
Che A.N. a Prato sia un grande partito è stato confermato sabato scorso nell’organizzazione delle due manifestazioni, sia in piazza con l’On. Gasparri, sia all’ interno del momento conviviale.
Soprattutto i critici e disfattisti che leggiamo spesso sul blog, dovranno ricredersi della bontà delle scelte dei candidati che rappresentano la nostra provincia.
Dovranno ammettere che a fronte delle circa 200 presenze riscontrate in piazza ad ascoltare l’On Gasparri, Fini ne aveva poche decine di più solo un anno fa, al convivio si è registrata una maggiore ed entusiasta confluenza.
I soliti critici faranno notare che un conto è mostrarsi in piazza di sabato pomeriggio ed un altro è partecipare, tipo vecchio metodo socialista, ad un banchetto dove niente è dovuto se non la sola presenza.
Certamente i nostri brillanti organizzatori non sono così stupidi da considerare che gli elettori possano essere “comprati” come faceva il vecchio comandante Lauro a Napoli, con qualche cena e/o aperitivo.
Il convivio serve a cementare un sano rapporto di collaborazione a pieno interesse di tutto il partito.
Dobbiamo ringraziare il Sen. Roberto Ulivi per essersi accollato la parte economica e la dirigenza provinciale che con pratica esperienza ha supportato tutti i candidati presenti che con gentilezza e cortesia ci hanno accompagnati nelle abbondanti libagioni un ringraziamento particolare è doveroso rivolgerlo al candidato Gianluca Banchelli quale massimo rappresentante regionale della nostra Gioventù, punto fermo nel raccordare le vecchie e nuove generazioni.
L’unico rammarico della serata è stato il constatare che non tutte le componenti interne al partito sono state presenti, lasciando così trapelare una continua e dannosa ostruzione messa in atto per “boicottare” un grande possibile successo elettorale.
Ma chi scrive qelle puttanate di articoli a Fulvio Ponzuoli.
RispondiEliminaLe manifestazioni del 23 marzo, dovrebbero avere un grande significato storico.
RispondiEliminaL'ex "fascista" Matteoli, allievo senza tanto costrutto di Beppe Niccolai e che si ispirava al martire Bombacci se ne dovrebbe doverosamente ricordare.
Speriamolo, ma ci crediamo poco, visto come si è trasformato in perfetto democristiano