Le dichiarazioni apparse sulla stampa in questi giorni e il ridicolo forum di Agenda 21, ci spingono a fare una riflessione critica sul ruolo che i partiti stanno avendo sulla questione inceneritore.
Infatti se dall’opposizione sono pochi quelli che ad oggi sembrano capire la gravità di un impianto di incenerimento nella piana e soprattutto nella nostra città, da parte dei partiti di maggioranza tutto tace.
Chi sono i Verdi a Prato, ma soprattutto cosa dicono? I Verdi toscani si sono schierati contro l’incenerimento dei rifiuti, i Verdi fiorentini hanno firmato un documento insieme a rifondazione e comunisti italiani contro questi provvedimenti e a favore della raccolta “porta a porta”; e i Verdi Pratesi?
Cosa dicono i Comunisti Italiani?
Che ne pensa la Margherita? Presa più dai consigli di amministrazione che da temi molto più importanti per la città.
Che ne pensa l’Italia dei Valori?
Cosa dicono le anime ambientaliste dei Democratici di Sinistra?
Insomma: il 27 luglio in provincia verrà messo ai voti il piano dei rifiuti che prevede la costruzione di un impianto di incenerimento. Forse il clima estivo, l’impopolarità e la pericolosità di questa decisione ha bisogno del silenzio, ma noi che crediamo ancora nella democrazia partecipata speriamo che qualcuno ci faccia sapere e ci faccia condividere le scelte!
provate a mettervi in contatto con Fare Verde..
RispondiEliminahttp://www.fareverde.it
http.//www.fareverdecagliari.ilcannocchiale.it
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che dire?
RispondiEliminaè vero, pochi si rendono conto che bruciare i rifiuti è un rimedio dannosissimo. E i partiti persi dietro alle reddite derivanti dai consigli di amministrazione vari se ne fregano!
Vi dò un'altro spunto di riflessione. Le diossine non sono pericolose solo se disperse nell'aria. Infatti esse ricadono al suolo e lo contaminano irrimediabilmente.
Che ne sarà allora dei nostri prodotti?
Che fine farà il Chianti e il nostro Carmigliano una volta contaminati?
pedro
Spacciando la costruzione del “mostro” come un toccasana per l’industria pratese, che trasferisce le proprie produzioni all’estero, dobbiamo constare che i poteri forti della politica e del capitalismo, in un connubio di neoliberismo sfrenato hanno deciso a tavolino la costruzione dell’inceneritore.
RispondiEliminaNon tenendo conto della sostenibilità ambientale e della salute collettiva, hanno trovato il punto di incontro con le multinazionali e le loro sporche logiche del profitto.
Intorno a quei metri di terra si gioca una partita importantissima che riguarda soprattutto il futuro del territorio e della sua comunità.
Per questo c’è bisogno di mobilitarsi e lottare per un futuro dignitoso dove la popolazione ha il diritto e il dovere di scegliere il proprio destino, contro una rappresentanza politica sempre più ingabbiata in una miserevole alternanza di affarismo, retorica e tecnicismo.
La nostra presenza deve essere capace di dare voce ai senza voce, a quelle molteplicità di domande sociali inevase, a quei diritti e bisogni fondamentali e universali, a quei soggetti sociali non garantiti, dalla politica spettacolo e affaristica, i cui interessi deboli sono sacrificati per difendere privilegi e solidità degli interessi forti.
Comitato N.P.
Una volta contaminati il Chianti ed il Carmignano, berremo il Brunello.
RispondiEliminaBongustaio, Siena