03 giugno 2009

Tien An Men. 4 Giugno 1989



Il 4 Giugno di 20 anni fa il governo comunista cinese ordinò ai carri armati di sparare sugli studenti che si erano radunati in piazza Tien An Men a Pechino per protestare contro la corruzione dei funzionari di governo e per chiedere aperture democratiche e libertà di espressione. Morirono migliaia di ragazzi. Venti anni dopo il governo cinese non ha cambiato idea, e sostiene ancora che quei ragazzi fossero ribelli che stavano mettendo in pericolo la sicurezza e il futuro del paese.
I martiri di Tien An Men in Occidente sono diventati vere e proprie icone di libertà, in particolare uno di loro. Un ragazzo armato di due sacchetti di plastica che si mise davanti a una fila di carri armati impedendone l'avanzata. Quando il tank tentava di voltare a destra, il ragazzo coi sacchetti si spostava a destra. Se il tank si portava sulla sinistra, il ragazzo si spostava a sinistra passandosi i sacchetti di plastica da una mano all'altra. La scena è stata ripresa dalle televisioni di tutto il mondo e da un fotografo americano. E' una delle immagini che hanno segnato il secolo scorso e la storia del comunismo.
Eppure il ragazzo del carro armato è rimasto sconosciuto. Anche la sua fine è ignota anche se, purtroppo, immaginabile. Le foto lo riprendono di schiena, la sua faccia non è riconoscibile. I giornali lo chiamarono "l'uomo del carro armato". La rivista Time lo definì "il ribelle sconosciuto" e lo ha inserito nella lista dei venti più grandi rivoluzionari del XX secolo.

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