25 ottobre 2008

El Alamein: un messaggio per l'antifascista Fini.


La sconfitta dell'Italia del 1942 ''non avrebbe gettato alcuna ombra sui valori di lealta' e di eroismo dei combattenti italiani o tedeschi'', ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano commemorando i caduti.

Le nuove generazioni devono "rispetto e riconoscenza, sempre" ai caduti di El Alamein.

''Nella partecipazione dei nostri soldati alle missioni internazionali di gestioni delle crisi, sono convinto che si esprima quella stessa carica di lealta', di coraggio e di umanita' che contraddistinse tutti i nostri Corpi e reparti a El Alamein''.

I nostri Paesi, ha aggiunto, parlando come oratore ufficiale a nome dei 12 Paesi che onorano oggi i loro caduti nelle battaglie del 1942, ''sono impegnati oggi a contribuire all'affermazione di valori di pace e di giustizia fuori dei confini dell'Europa partecipando alle missioni internazionali di gestione delle crisi che hanno investito regione vicine e lontane''.

Napolitano poi ha reso omaggio alle ''alte virtu' morali e alle straordinarie doti di coraggio di cui decine e decine di migliaia di uomini diedero qui incontestabile prova''.

''Tutti furono guidati - ha aggiunto - dal sentimento nazionale e dall'amor di Patria, per diverse e non comparabili che fossero le ragioni invocate dai governi che si contrapponevano su tutti i fronti del secondo conflitto mondiale''.

1 commento:

  1. qualora Vi fosse sfuggita dai giornali:
    La scorsa settimana a Livorno, in occasione della festa della Folgore, durante la commemorazione della battaglia di El Alamein, un ottantottenne napoletano tra gli ultimi reduci ancora viventi, dopo aver chiesto di poter partecipare alla cerimonia dicendo che per lui forse avrebbe potuto esser l'ultima, sia stato fatto accomodare nel palco d'onore.
    Il Presidente della Camera Fini, ha passato in rassegna i veri reggimenti e battaglioni, e poi si è avvicinato al palco d'onore dov'era seduto appunto questo vecchietto claudicante.
    Quando il reduce ha visto avvicinarsi Fini a pochi metri da Lui, si è trascinato dalla terza fila dov'era seduto facendo "volare" le sedie e si è lanciato con un incredibile vigore verso Fini, il quale gli ha aperto le braccia aspettandosi un abbraccio, e invece si è sentito gridar contro: "omm'e merd.. e ittato o tricolore int'o cesso!!"
    I Parà presenti responsabili della sicurezza hanno bloccato le guardie del corpo di Fini ma non riuscivano a trattenere il vecchietto che si svincolava con incredibile agilità e concludeva la Sua sortita dicendo "t'aggia spaccà à capa!" Indietreggiando Fini è inciampato ed è caduto per qualche fila di sedie. Poi un tenente del Col Moskin ha bloccato questo eroe e dopo il poveretto si è sentito male e hanno dovuto portarlo via in ambulanza.
    La Sua iniziativa ha spinto tutta l'ala "destra" del pubblico a fischiare Fini, e credo si sia trattato di spettacolo eccezionale.

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