12 aprile 2007

Che tristezza Luigi e che schifo. E quanto è assordante il silenzio che ti circonda...

3 commenti:

  1. Invito a cogliere il messaggio lanciato da Adinolfi e ad accompagnare qualsiasi tipo di iniziativa(incontri conferenze volantini)con il grido CIAVARDINI LIBERO!Del resto la sentenza si presenta conforme alle aspettative,considerando le ultime vicissitudini di luigi.La altrettanto vergognosa pronuncia in merito alla rapina in banca risulta volutamente(guarda caso un mese prima della sentenza della cassazione)funzionale a screditarne ulterirmente la figura.E ricordiamoci che non ci sono prove per nessuno dei due reati,nel caso della rapina ci sono testimonianze di una sua presenza nello stesso giorno e quasi alla stessa ora a una festa di AG,nel caso di bologna basta fare un nome per capire la ridicolezza:Izzo.La rabbia è tanta,soprattutto perchè testimonia come la giustizia,soprattutto sui reati politici degli anni 70,si basi su procedimenti ad personam:i Fioravanti e la Mambro fuori perchè hanno collaborato(o meglio hanno aperto la bocca molto spesso a sproposito)per andare a lavorare da pannella,Freda(chiamato a scontare nel 2001 un periodo di pena aggiuntiva) e ciavardini che invece si sono sempre rifiutati di fare nomi e ,nel caso specifico di Luigi,di confermare certe false tesi, ancora dentro.Abbattiamo la mitologia della forca a destra,costruiamo su ciavardini un caso come quello sofri,anzi di più,perchè lì qualche prova c'era...
    Angelo con la spada

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  2. per non attribuirmi meriti che non sono miei anche l'ultima frase è di Adinolfi,mi son scordato di virgolettarla.
    Volevo sollevare un'altra questione.
    La notte fra il 10 e l'11 aprile una bomba comunista ha fatto saltare in aria la sede di cuore nero provocando gravi danni.Cuore nero è un'associazione culturale di milano,che sulla scia delle esperienze di casapound,comunità militante di busto arsizio e l'ex skin hosue,vuole proporsi come luogo di ritrovo e di diffusione di cultura d'area.Lìinaugurazione doveva avvenire domani,presenti molte auctoritas della destra radicale,al suo posto si terrà una festa a cui tutti siete invitati.
    l'incasso sarà devoluto alla ricostruzione di cuore nero,ma se comunque volete contribuire,facendo quadrato da buoni camerati,basta effettuare un'offerta attraverso una ricarica postepay,operazione che si fa alle poste con un costo aggiuntivi di 1 euro qualunque sia l'importo versato.I dati sono i seguenti:carta numero 4023600440208967 intestata a TODISCO ALESSANDRO,nella causale scrivere cuore nero.
    Grazie
    Angelo con la spada

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  3. Forse qualcosa comincia a muoversi...

    (Adnkronos) - In una interrogazione al ministro della Giustizia Clemente Mastella il senatore di An Francesco Storace chiede quali iniziative via Arenula intenda intraprendere «per un accertamento realmente rigoroso dei fatti avvenuti e sulle reali responsabilità per la strage di Bologna, anche per evitare il tradizionale doppiopesismo che punta a privilegiare in questo paese colpevoli eccellenti come Adriano Sofri e a criminalizzare innocenti scomodi come Luigi Ciavardini». In particolare, Storace chiede a Mastella «se è a conoscenza degli esiti della recente sentenza della Corte di Cassazione in ordine al processo sulla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, con la quale è stata confermata la condanna a 30 anni di reclusione per Luigi Ciavardini, che all'epoca dei fatti aveva appena 17 anni; se è a conoscenza che il processo si è sviluppato soprattutto grazie alle testimonianze a rate di due pentiti, Izzo e Sparti, il primo dei quali è tristemente noto per i numerosi delitti compiuti fino a pochissimo tempo fa, mentre il secondo - a cui fu diagnosticato oltre vent'anni orsono un fulmineo tumore al pancreas, per il quale uscì dal carcere - è scomparso solo poco tempo addietro». Ancora, il senatore di An chiede al guardasigilli «se è a conoscenza del fatto che Ciavardini fu assolto in primo grado e condannato invece in appello; se è a conoscenza del mancato utilizzo, agli atti del processo, dei lavori della commissione Mitrokhin, che portavano a responsabilità internazionali per la strage dell'80, grazie alle rogatorie dei giudici francesi, tedeschi e ungheresi, in particolare sulla presenza del gruppo del terrorista Carlos l'1 e 2 agosto di quell'anno nel capoluogo emiliano; se risponde a verità che il pm di primo grado fu il magistrato Libero Mancuso, oggi assessore nella giunta Cofferati e che il pg in Cassazione è stato lo stesso Vito D'Ambrosio, già presidente per dieci anni della regione Marche».

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